Incidenti sul lavoro, Moratti: avanti con cultura sicurezza e prevenzione

Proposte, formazione e iniziative, algoritmo per i cantieri edili

La vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, è intervenuta in Consiglio regionale in occasione della ‘XXII Giornata regionale dedicata alle Vittime degli Incidenti sul lavoro’.
“Un’occasione per rafforzare il nostro impegno per la crescita della cultura della sicurezza e della prevenzione nei luoghi di lavoro – ha detto la vicepresidente – e per un’attenta riflessione sui dati delle morti. Ma in generale sugli infortuni e sulle malattie professionali”.
“La pandemia, da cui non siamo ancora usciti – ha aggiunto Letizia Moratti – ha avuto pesanti ripercussioni sulla salute dei lavoratori. In particolare per quelle mansioni particolarmente esposte al rischio contagio, come il personale sanitario e socio-assistenziale”.

“Ci sentiamo particolarmente vicini a tutte le famiglie colpite da incidenti sul lavoro e rinnoviamo il nostro impegno affinché tragedie di questo genere non accadano più. L’attività di controllo – ha proseguito l’assessore al Welfare – è proseguita anche nel 2020, seppure i servizi sono stati impegnati nell’attività di tracciamento dei contatti Covid”.

Le proposte

La disponibilità economica che deriva dai proventi delle sanzioni ammonta a circa 30 milioni di euro: “L’impegno – ha precisato la Moratti – è quello riprendere le misure già definite per portarle a compimento”.
Come comunicato dalla direzione Welfare nelle Ats dovrà essere completata l’assunzione di 45 tecnici della prevenzione e di esperti con contratti di collaborazione (chimici, biologi e ingegneri) con l’utilizzo di circa 8 milioni di euro. Verrà anche assunto del nuovo personale, con 7 milioni di euro già impegnati e liquidati, e l’acquisto di attrezzature per circa 900mila euro.

Formazione

In tema di formazione la vicepresidente ha illustrato i percorsi in programma. I quali prevedono di:

  • aggiornare e formare con Polis operatori già in servizio e nuovi assunti (300.000 euro);
  • integrare la competenza in salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nei curricula scolastici con Ufficio scolastico regionale e Inail (300.000 euro): “rinnovando un percorso a cui Regione Lombardia dedica attenzione sin dal 2013”;
  • rimodulare i percorsi di laurea per i Tecnici della prevenzione con gli atenei di Milano, Pavia e Brescia: “con la volontà di accrescere le competenze di queste figure professionali”.

Carenza organici nei servizi prevenzione e sicurezza

La carenza di organico dei Servizi di prevenzione e sicurezza negli Ambienti di lavoro è l’altro tema affrontato dalla vicepresidente. “I proventi delle sanzioni irrogate negli anni 2019 e 2020 saranno impegnati a questo scopo, valorizzando un approccio interdisciplinare alla materia: medici del lavoro, tecnici della prevenzione, chimici, ingegneri e biologi. Perché la riapertura delle attività economiche non si traduca in una recrudescenza degli infortuni”.

Iniziative: un algoritmo per il settore edile

Tra le iniziative, in particolare il settore edilizio vedrà un aumento di attività in seguito all’approvazione dei provvedimenti legislativi come il ‘bonus 110%’. “La Direzione generale Welfare di Regione Lombardia – ha spiegato l’assessore – adotterà, quale strumento ordinario di vigilanza, un algoritmo. Esso consente d’individuare i cantieri a maggior rischio e sottoporli prioritariamente a controllo. Questa iniziativa sarà condivisa con l’Ispettorato interregionale del lavoro per la Lombardia e sarà proposto anche a livello centrale”.
In Lombardia sono attivi: da 10 anni il servizio ‘Gestione Cantieri’ e l’archivio dei controlli effettati da Ats e loro esiti. In questo modo è disponibile l’anagrafe aggiornata dei cantieri edili. È possibile pertanto individuare a priori e distinguere le imprese virtuose da quelle problematiche da sottoporre a più stretta sorveglianza.

Tenere alta la guardia

“Dobbiamo tenere alta la guardia – ha concluso Letizia Moratti – e aumentando i nostri sforzi. Per garantire davvero la sicurezza e la salute dei lavoratori lombardi sui luoghi di lavoro. Le tragiche notizie di questa ultima settimana confermano questa necessità”.

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