Istruzione. Tironi: aumentano del 50% risorse per scuole infanzia paritarie

Ok dal Consiglio regionale alla proposta dell'assessore Approvati i criteri per i contributi contro rincari rette

Sono stati approvati dal Consiglio regionale i criteri per il riparto dei fondi di Regione Lombardia alle scuole d’infanzia paritarie, frequentate dai bambini dai 3 ai 6 anni, per il triennio 2024-2026. I fondi contribuiranno al contenimento delle rette scolastiche.

Da Lombardia aumento risorse a scuole infanzia paritarie

“Regione Lombardia – ha affermato l’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Simona Tironi – conferma una volta di più l’attenzione per il sistema di istruzione, partendo dalla scuola dell’infanzia”.

Sostegno alla libertà educativa

Simona Tironi“Stiamo procedendo con scelte concrete che guardano alla libertà di scelta educativa per le famiglie – ha proseguito l’assessore – mettendo al centro lo studente, fin dai primi anni di presenza nella scuola. E garantiamo un trattamento di parità per tutte le istituzioni scolastiche. Anche per le più piccole. Ne riconosciamo infatti il valore e la funzione educativa che svolgono sul nostro territorio”.

I numeri delle paritarie in Lombardia

Le scuole paritarie in Lombardia costituiscono all’incirca un terzo (31%) dell’intero sistema d’istruzione lombardo e sono concentrate nelle scuole dell’infanzia (67%) e nelle scuole secondarie di II grado (15%). Le scuole d’infanzia paritarie non comunali per i bambini da 3 a 6 anni sono diffuse in modo capillare su tutto il territorio. Sono frequentate dal 50% dei bambini iscritti alla scuola dell’infanzia e in numerosi Comuni sono l’unica offerta di istruzione dalla nascita fino ai sei anni.

Le risorse nel triennio

Le risorse che saranno erogate ammontano a 12 milioni di euro per il 2024 (anno scolastico 2023/2024), altrettanti per il 2025 (anno scolastico 2024/2025) e 10 milioni di euro per il 2026 (anno scolastico 2025/2026).

Non solo fondi, anche semplificazione

Regione Lombardia non solo ha incrementato le risorse per le scuole d’infanzia paritarie non comunali, ma ha anche avviato un processo di semplificazione. Le risorse, infatti, saranno erogate direttamente, sulla base dei dati in possesso dell’Ufficio scolastico Regionale della Lombardia. Inoltre, i criteri di erogazione dei contributi sono costruiti dando la priorità ai soggetti più piccoli (con un minor numero di sezioni) e, soprattutto, dei mono-sezione.

Criteri condivisi con Tavolo Parità e Usr Lombardia

I criteri sono stati preventivamente condivisi con il ‘Tavolo Parità’. Ovvero con la realtà che vede rappresentati sia il livello associativo delle scuole paritarie, sia i rappresentanti di genitori e docenti, sia l’Ufficio scolastico Regionale della Lombardia.
“L’approvazione del riparto in Consiglio regionale – ha concluso l’assessore Simona Tironi – rappresenta un traguardo molto importante. Siamo riusciti ad arrivare a questo punto grazie al lavoro di condivisione continuo e puntuale con il Tavolo Parità”.
Susanna Mitzi

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