Moratti a Lodi: Parco Tecnologico e Zooprofilattico centrali contro Covid

Assessore Foroni: strutture al vertice per competenze e potenzialità

Regione Lombardia sostiene attivamente, anche a Lodi, la ricerca scientifica consapevole che si possa sperare in un futuro migliore solo se comprendiamo quanto sia necessario puntare sempre di più sulla ‘società della conoscenza’. E, in questa azione rientra di diritto il progetto della realizzazione di un Centro nazionale di riferimento per le Malattie infettive in Lombardia".
Così la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, durante la sua visita al Parco Tecnologico Padano (PTP) di Lodi. Con lei l’assessore regionale a Territorio e Protezione civile, Pietro Foroni, e il sindaco di Lodi, Sara Casanova.
Presenti il prefetto Giuseppe Montella e il questore Giovanni Di Teodoro.

La lezione dell’emergenza sanitaria

lodi ricerca scientifica

“L’emergenza sanitaria globale, che ancora stiamo combattendo, ha mostrato al mondo – ha rimarcato Letizia Moratti – quanto la salute del singolo sia legata a quella della collettività, compresi gli animali e l’ambiente in cui tutti noi viviamo”.

“È questa la cosiddetta salute universale o One-Health – ha aggiunto – che impone alla sanità pubblica un approccio interdisciplinare. Che è volto a ottimizzare l’interconnessione e le sinergie tra le sue diverse componenti”.

L’impegno di Regione Lombardia

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“Regione Lombardia – ha ricordato la vicepresidente – è da tempo impegnata a favorire concretamente questa strategia di New Public Governance. Persegue l’obiettivo attraverso la promozione di un approccio integrato e partecipativo alla tutela della salute pubblica tra i diversi soggetti che costituiscono il Sistema sanitario lombardo. Nonchè garantendo, al contempo, la sostenibilità economica di lungo periodo”.

Contributo fondamentale

La vicepresidente ha quindi ricordato come relativamente alla pandemia “importante sia stato il supporto che l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna (IZSLER), presente nel Parco Tecnologico Padano, che ha saputo dare alla sanità pubblica sin da marzo 2020. Che si è riorganizzato prontamente e ha analizzato, nel solo 2020, oltre 650.000 tamponi nasofaringei per la ricerca di Sars-CoV-2”.
“L’Istituto – ha aggiunto – ha inoltre contribuito alle attività di genotipizzazione dei ceppi virali. Attività in queste ultime settimane quanto mai fondamentale per rilevare la comparsa e la diffusione di mutazioni della forma originaria”.

Assessore Foroni: due grandi eccellenze

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“Questa struttura – ha affermato l’assessore al Territorio e Protezione civile, Pietro Foroni – ha una grande potenzialità. E lo dimostra il fatto che diverse personalità, nel corso del tempo, abbiano avuto modo di conoscere più da vicino l’Università e il Polo Tecnologico. Tutte appurando come queste realtà non abbiano nulla da invidiare alle altre grandi eccellenze dell’hinterland, nell’ambito delle competenze e formazioni professionali”.

Progetto fortemente voluto

“Il progetto relativo al Parco Tecnologico Padano – ha aggiunto – è un’iniziativa che ho fortemente voluto in un’ottica di collaborazione e spirito di iniziativa: ho sempre pensato a cosa potesse offrire il parco. La soddisfazione più grande è avvenuta lo scorso anni quando, in piena estate, in carenza di laboratori operativi, è stato scelto il laboratorio all’interno del Parco per portare avanti la ricerca sanitaria. Due grandi eccellenze del territorio lodigiano di cui vado fiero, che dimostrano la grande sinergia creatasi tra sanità e istituzione e la capacità di sfruttare appieno le competenze del mondo sanitario. Un sincero ringraziamento a tutti i soggetti che quotidianamente lavorano per portare avanti queste eccellenze”.

Sostegno a progetto COVIDinPET

gruppo

“La Regione – ha sottolineato la vicepresidente Moratti – è, inoltre, tra i finanziatori del progetto COVIDinPET, nato all’inizio della pandemia con il coinvolgimento del Parco Tecnologico Padano, dell’Università degli Studi di Milano e dell’istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia dell’Emilia-Romagna. Il progetto ha attivato una cooperazione tra scienziati e istituzioni che lavorano in diversi ambiti della medicina umana e della medicina veterinaria.

Monitoraggio spillover

“Un’altra sfida che Regione Lombardia ha intrapreso – ha ricordato la vicepresidente – è quella del monitoraggio del fenomeno dello spillover. Cui si deve l’insorgenza di numerose patologie. La DG Welfare, con la collaborazione dei Dipartimenti Veterinari e dei Dipartimenti di Prevenzione delle Ats e di IZSLER, ha programmato e coordinato le attività di monitoraggio sulla circolazione di SARS-CoV-2 negli allevamenti di visoni presenti in Lombardia. Arrivando a escludere fenomeni di salto di specie. Come invece avvenuto in alcuni Paesi del Nord Europa”.

Monitoraggio e controllo fauna selvatica

“Va ricordato – ha aggiunto – che anche il Piano regionale di monitoraggio e controllo della fauna selvatica, attivo sin dal 2012 in Lombardia, si prefigge di intercettare i possibili fenomeni di spillover nella fauna selvatica autoctona o alloctona, il cui progressivo aumento negli ultimi anni ha determinato una crescente pressione sull’ambiente e sull’uomo. Così aumentando il rischio di comparsa non solo di salti di specie di patogeni nuovi o riemergenti, ma anche favorendo la diffusione di malattie trasmissibili all’uomo”.

Le vaccinazioni Covid nel Lodigiano

Durante la sua visita, la vicepresidente ha aggiornato anche i dati sulle vaccinazioni anti-Covid nel territorio Lodigiano“Nei centri vaccinali della provincia di Lodi – ha concluso Moratti – si registrano 306.854 dosi somministrate”.

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