TRE-DI-CI.

Sguardi sui musei di Lombardia

Dalla collaborazione tra la Direzione regionale Musei Lombardia (Ministero della cultura) e il MUFOCO di Cinisello Balsamo è nato il progetto della mostra “TRE-DI-CI. Sguardi sui musei di Lombardia” inaugurata presso il Palazzo Reale di Milano.

Un evento che sovverte l’idea del museo come qualcosa di statico, di polveroso. Infatti come ha sottolineato Domenico Piraina, direttore di Palazzo Reale, arte non è solo l’oggetto esposto, ma tutto il contesto nel quale l’oggetto è inglobato e conservato ed è arte anche la sensazione che esso riesce a trasmette all’osservatore.

Proprio questo tratto della “filiera arte” diventa il tema della ricerca e dello sguardo di giovani fotografi professionisti, a ciascuno dei quali è stato affidato uno dei tredici Musei statali presenti nella nostra regione. Istituzioni che non sempre sono rappresentate da edifici, come la Cappella Espiatoria di Monza, il Castello Scaligero di Sirmione, il Palazzo Besta di Teglio, la Certosa di Pavia e il Cenacolo Vinciano; tra i siti museali troviamo infatti zone archeologiche, ad esempio le Grotte di Catullo a Sirmione, il Parco di Castelseprio, le incisioni rupestri di Naquane a Capo di Ponte e quelle della Valle Camonica.

I giovani fotografi selezionati si sono espressi con differenti linguaggi, dalla fotografia a colori e in bianco e nero, alle installazioni e ai video, elaborando racconti che creano un legame tra istituzione e ambiente, storia e contemporaneità e che spesso valorizzano il lavoro dei conservatori.

Gli esiti sono sorprendenti e di grande impatto emotivo.

Così lo sguardo di Claudio Beorchia all’interno del Cenacolo Vinciano si traduce in un’installazione  dove vengono riprodotte su un grande schermo grigio le impressioni dei visitatori colte dall’artista in incognito in mezzo a loro. La durata  della successione di queste scritte è pari al tempo concesso per la visita: quindici minuti.

Arianna Arcara lavora sui resti della villa romana dedicata al poeta veronese Catullo. Di epoca augustea e prospiciente il lago di Garda era e resta meta ideale per praticare l’otium. L’artista coglie allora con l’obbiettivo sia i frequentatori della spiaggia che si apre alle pendici della villa sia il magico paesaggio circostante creando un collegamento tra storia e presente.

Con le moderne tecniche digitali il collettivo Vaste Programme rielabora alcuni oggetti del Museo Archeologico della Valle Camonica: li riveste con immagini del paesaggio della Valle dando vita a nuove e sofisticate immagini, quasi un incontro tra il terreno da cui gli oggetti storicamente provengono e l’istituzione che li conserva.

Impossibile citare tutti gli artisti e i loro sguardi. Significativa è l’idea di creare un filo rosso che unisce questi siti per dare loro una nuova vitalità. Infatti i lavori esposti sono work in progress e oggetto di ulteriori approfondimenti da parte degli artisti, verranno ospitati nei diversi musei mentre le dettagliate descrizioni in mostra riguardanti la rete museale, desteranno nel pubblico il desiderio di una reale conoscenza di questo patrimonio d’arte.

Vittoria Colpi

L'INGLESE CANTANDO

Milano in Giallo

di Albertina Fancetti, Franco Mercoli, Alighiero Nonnis, Mario Pace
EDB Edizioni

Com'è bella Milano

di Albertina Fancetti
EDB Edizioni

L'Osteria degli Orchi

di Albertina Fancetti
EDB Edizioni