IL SORRISO DELL'INTELLIGENZA

Meryl Streep, affascinante nella vita e sullo schermo

"Piccole donne", capolavoro della scrittrice americana May Louise Alcott, già più volte portato sullo schermo, l'ultima nel 1994 è stato ora rifatto con l'interpretazione di Meryl Streep. L'attrice interpreta il ruolo della vecchia zia delle quattro sorelle March, ruolo per il quale è stata invecchiata ad arte affinché la sua arte recitativa meglio risaltasse. L'attrice americana è nata a Summit, New Jersey, il 24 giugno 1949. Mary Louise (quasi il medesimo nome della Alcott) chiamata pressoché da subito Meryl dai suoi genitori ha ricevuto 21 candidature all'Oscar vincendone uno in qualità di migliore attrice non protagonista per "Kramer contro Kramer", film del 1979, mentre: come miglior attrice protagonista tre anni dopo, per "La scelta di Sophie" e, nel 2011, per "The Iron Lady", biografia del primo ministro inglese Margaret Thatcher.
Nel 1963 la sua famiglia si trasferì a Bernardsville, sempre nel New Jersey, dove all'età di dodici anni la ragazzina venne selezionata per cantare nelle recite scolastiche. Quattro anni più tardi smetterà per diventare "Cheerleader", uno sport americano che assomma elementi di ginnastica, danza e acrobazia.
Un suo insegnante di recitazione disse di lei: "Non penso che nessuno abbia insegnato a Meryl a recitare. Se lo è insegnato lei".
Il contrario di quanto cafonescamente dirà Dino De Laurentiis in italiano rivolto al figlio, quando lo rimprovererà per avergli portato per il provino della bionda preda di King Kong, un'attrice brutta. La Streep, che capiva l'italiano, gli rispose così: "Mi dispiace di non essere bella abbastanza per il tuo film, ma la tua è solo un'opinione tra tante e ora vada a trovarne una più gentile".
A parte il fatto che soprattutto a quei tempi: seconda metà degli anni '70, Meryl era tutt'altro che brutta, anzi giovane, bella e affascinante, nonché: " Last but not least", bravissima come attrice.
Da ragazza per potersi pagare il corso di recitazione allo Yale School of Drama farà la cameriera, la dattilografa e apparirà in piccoli ruoli in diverse produzioni teatrali.
Quando nel 1975 ottiene la laurea a Yale e si trasferisce dal Connecticut alla vicina New York, incontrerà in una rappresentazione teatrale l'attore John Cazale, con il quale avrà una relazione che si chiude nel 1978 per la morte di John.
Nel 1976 esce "Taxi Driver", lei lo vede e ne rimane folgorata per la recitazione. Il suo primo ruolo cinematografico avvenne l'anno successivo, nel bel film di Fred Zinnemann "Giulia", tratto dall'omonimo racconto di Liliann Hellman, dove sembra che inizialmente il ruolo di Giulia dovesse andare a lei, ma la sua ancor giovane età la relegò in un ruolo minore. Nel 1978 otterrà due grandi ruoli: al cinema per il film "Il cacciatore", a fianco di Robert De Niro con il quale poi lavorerà nel 1984 in "Innamorarsi", e alla televisione per la mini serie "Olocausto".
Il suo primo ruolo di protagonista sarà nel 1981, con il film "La donna del tenente francese". Quattro anni dopo, eccola splendida protagonista nello splendido film "La mia Africa". La ritroviamo in un altro film  "I ponti di Madison County", nel 1995. L'attrice americana, definita la più grande attrice vivente, si adatta come un camaleonte al ruolo assegnato. Un tempo lontano, attrici del calibro di Greta Garbo trasfiguravano tutti i personaggi in se stesse; Meryl Streep invece è di quelle attrici che riescono a trasformarsi nei vari personaggi proposti.
Il 30 settembre 1978, all'età di 29 anni, la grande attrice sposa lo scultore Don Gummer e dal matrimonio che dura tutt'ora sono nati quattro figli.
La cultura cinematografica in grado di plasmare i personaggi coniugata alla scultura in grado di plasmare la pietra ha fatto ottenere ai due coniugi non la pietra dello scandalo detenuta da molti cosiddetti Vip, bensì una pietra marmorea sulla quale hanno scolpito un matrimonio statuario.  

Antonio Mecca