CORONAVIRUS, COSA SUCCEDE SE CI SI AMMALA: TUTTI I PASSAGGI

Ecco cosa succede se si è positivi al coronavirus, dai sintomi alla guarigione

In un periodo d’incertezza come quello che stiamo vivendo in merito all’ emergenza coronavirus, può essere d’aiuto fare ordine e chiarire cosa succede nel malaugurato caso in cui si contragga il virus. Sebbene qualcuno potrebbe non scoprirlo mai, in quanto non tutti quelli che hanno i sintomi vengono sottoposti al tampone, l’iter da seguire per chi risulta positivo è composto da alcuni dovuti passaggi.

Coronavirus, isolamento domiciliare per sintomi lievi

Gli asintomatici e i soggetti in quarantena devono rimanere in isolamento domiciliare, regolato dai singoli individui che si impegnano a non violarlo finché non sono certi di non essere più contagiosi. La certezza si ha dopo i 14 giorni e dopo due tamponi risultati negativi.

L’Asl di competenza si occupa di seguire e fornire tutte le indicazioni alla persona malata fino alla guarigione.

 

Coronavirus, cosa fare in caso di sintomi gravi

In presenza di sintomi seri, è opportuno contattare il medico di base che valuterà la gravità della situazione per una prima diagnosi. Il medico potrà ritenere adeguato il ricovero a seconda della sintomatologia.

Un’altra via da seguire è quella di contattare i numeri utili messi a disposizione dalle Regioni, i cui operatori forniranno indicazioni precise sul da farsi.

È sconsigliato, invece, chiamare il 112 o il 118, a meno che non si abbia una febbre molto alta e importanti difficoltà respiratorie.

 

Coronavirus, il ricovero

Stabilita la necessità di ricovero, la persona malata sarà prelevata in biocontenimento dagli operatori sanitari, che indosseranno mascherine e guanti e faranno alcune misurazioni. Il paziente sarà quindi trasportato in un ospedale attrezzato per gestire i casi di coronavirus.

Una volta giunto in ospedale, il paziente viene sottoposto al tampone: vengono prelevati campioni di muco e saliva che vengono analizzati per individuare tracce di coronavirus. Se il test risulta positivo, viene inviato all’Istituto Superiore di Sanità per una verifica.

 

Coronavirus, l’isolamento in ospedale

Se l’Iss conferma la positività, il paziente va in isolamento in ospedale. La camera di degenza è strutturata in modo da far entrare l’aria impedendole di uscire. Gli operatori entrano uno alla volta, assumendo tutte le precauzioni come guanti, tute e mascherine.

Un “filtro” collega la stanza al corridoio ed è dove gli infermieri depositano i pasti per il paziente, che dovrà indossare a sua volta mascherina e guanti e attendere che gli infermieri si saranno allontanati per recuperare il cibo.

Generalmente, le visite da parte del personale medico avvengono due volte al giorno, e le superfici della stanza vengono disinfettate due volte al giorno. Non sono concesse visite ai pazienti.

 

Coronavirus, la guarigione

Alla scomparsa dei sintomi, vengono effettuati due tamponi, a distanza di 24 ore l’uno dall’altro. Se entrambi sono negativi, il paziente può dirsi guarito ed essere dimesso.

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