EMERGENZE SOCIALI

Il Comune affronterà le emergenze sociali con percorsi di inclusione sociale in strutture di accoglienza residenziale temporanea e per l’autonomia abitativa dove la permanenza per periodi di 12-18 mesi sarà condizionata al rispetto delle regole e della legalità. Vi accederanno nuclei familiari con minori e soggetti vulnerabili che saranno inseriti in un percorso di accompagnamento fino all’uscita dal centro. I posti saranno destinati a soggetti in condizione di emarginazione sociale, allontanati da alloggi occupati abusivamente in flagranza di reato, che aderiranno alla proposta di inclusione. Il 4 agosto in Giunta sono state approvate le linea guida e le risorse destinate a regolare l’accesso al servizio di emergenze sociali. Il provvedimento adottato oggi è in linea con azioni e risorse attuate durante il mandato Pisapia e nel corso del primo anno della Giunta Sala. Nella gestione delle emergenze sociali sarà rafforzato il coordinamento con la Polizia locale e rafforzata la centralità dei minori nella costruzione del percorso di accoglienza.

Vogliamo essere più efficaci nel sostenere i bambini dei nuclei familiari che accetteranno il nostro percorso di inclusione, - ha detto l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, - a partire dal tema cruciale del sostegno ai percorsi di apprendimento scolastico e saremo decisamente più fermi sul terreno del rispetto delle regole e della cultura della legalità.

Il provvedimento per la gestione delle emergenze sociali, approvato oggi, si basa su cinque interventi cardine:

- segretariato sociale attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, di supporto agli sgomberi di famiglie con minori e soggetti vulnerabili, da alloggi occupati abusivamente in flagranza di reato;

- centro di accoglienza temporaneo in via Sacile - Bonfadini dove ospitare i nuclei familiari con minori e i soggetti fragili indirizzati dal servizio di segretariato sociale a seguito di sgombero e con i quali impostare su base volontaria (a tutela dei minori, di donne in gravidanza e vulnerabili) un percorso di inclusione;

- centro per l’autonomia abitativa in via Novara dove far progredire nel percorso coloro che accentando le regole per l’inclusione siano idonei al consolidamento del percorso iniziato nel centro di via Bonfadini e avviati verso l’autonomia (abitativa, lavorativa e reddituale) e l’uscita dal servizio.

Questo ultimo percorso potrà essere compiuto anche in strutture del Terzo settore che parteciperanno all’azione del comune condividendo le regole per l’inclusione stabilite dal Comune. Nel provvedimento approvato oggi dalla Giunta è stabilito che le offerte residenziali e di inclusione sociale non saranno riservate a una sola tipologia di emergenza sociale (ad esempio la popolazione di rom, sinti e caminanti che rappresenta una parte di questo ambito) ma che il servizio sarà destinato a tutti. L’impegno di spesa approvato per l’attuazione del Piano di interventi così prospettato è di 1,8 milioni di euro. L’accesso e la permanenza nel percorso di inclusione sociale, dall’ingresso nel centro di accoglienza temporanea, alla struttura per l’autonomia sarà condizionato dall’adesione al costante rispetto delle regole e alla effettiva partecipazione attiva. Chi non aderirà alla proposta di accompagnamento uscirà dal percorso di inclusione.

Nel provvedimento approvato oggi la Giunta ha fatto anche esplicito riferimento alla gestione dei percorsi di inclusione e integrazione sociale nella legalità degli abitanti dei cinque campi rom (storici) autorizzati dall’amministrazione comunale: via Bonfadini, via Chiesa Rossa, via Negrotto, via Impastato e Villaggio Martirano. In tutti i campi, dove vivono complessivamente circa 500 persone sarà rinnovata e rinforzata la richiesta del rispetto delle legalità e delle regole di permanenza: sarà richiesto puntuale riscontro sulla frequenza scolastica dei bambini e sulla formazione e inserimento lavorativo degli adolescenti; saranno attuate ispezioni con Polizia locale e Ats per la verifica del rispetto delle norme igienico- sanitarie; sarà controllato l’accesso di persone e mezzi mobili non autorizzati all’ingresso e predisposto, nel caso di violazione, il loro allontanamento in mancanza dei requisiti di accesso (proprietari di terreni o assegnatari alloggi Erp); sarà richiesta la partecipazione al pagamento delle spese di luce, acqua e manutenzione.

Nel Villaggio di Martirano, destinato a 65 persone, sarà sperimentato il mix sociale con la sottoscrizione di un contratto e sanzioni in caso di mancato pagamento della quota prevista. Anche per la permanenza nei centri di accoglienza temporanea a per l’autonomia saranno effettuati dei controlli affinché la partecipazione al percorso di inclusione sia reale. I tempi di permanenza saranno brevi (12-18 mesi) e chi non accetterà le regole sarà escluso dal percorso.

USCM


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