Erle Stanley Gardner: l'autore dell'indimenticabile Perry Mason

Molto tempo prima dei vari John Grisham e Scott Turow - il primo spesso tradotto dalla bravissima Nicoletta Lamberti - il debutto di un avvocato letterario fu quello di Perry Mason, creato dall'avvocato a sua volta Erle Stanley Gardner nel 1933, anno in cui debutta anche il grande Raymond Chandler sulle pagine della rivista Black Mask, sulla quale Gardner era già da tempo una delle colonne portanti perché importanti erano le novelle che andava di volta in volta pubblicando. Lo scrittore era nato a Malden, nel Massachussets, il 17 luglio 1889, da padre minatore e cresciuto in zone minerarie dove il papà appunto lavorava. Forse chissà: a contatto con le miniere al futuro scrittore riuscì di scoprire la vena d'oro che altro non era se non la sua prodigiosa fantasia, che unita alla sua straordinaria volontà gli permise di scrivere oltre 130 romanzi e centinaia di racconti di vario genere: poliziesco, western, avventuroso, fantascientifico. Nel 1911 Gardner fu ammesso all'avvocatura a Oroville, California, Stato dove il giovane era cresciuto. In quel periodo Erle alternava la pratica legale con quella di boxeur dilettante. Forse come pugile non era neppure un peso piuma, mentre invece come scrittore fu di sicuro un peso penna: penna d'oca con la quale scrivere e descrivere personaggi e ambienti e storie da par suo. In qualità di avvocato Gardner era solito difendere le minoranze messicane e cinesi e da questi ultimi restò così affascinato da decidere in seguito di impararne la lingua e viaggiare in Cina per parecchi mesi. Risale al 1923 il suo primo racconto e al 1928 la firma di un contratto con varie riviste popolari alle quali si impegnava di garantire un milione di parole all'anno, continuando la sua carriera di avvocato. Nel 1933 appare il primo di 82 romanzi (e tre racconti) il cui protagonista è una sorta di suo alter ego: l'avvocato Perry Mason. Il successo è tale che dal 1933 al 1970: anno in cui l'11 marzo morirà a Temecula (California) Gardner potrà abbandonare la professione legale per dedicarsi totalmente a quella di scrittore. Prende anche a vivere in vari Paesi: Honolulu, Messico, nonché diversi Stati nordamericani. Il successo non gli fa dimenticare però il suo primo amore: quello dell'avvocatura. Per cui nel 1948 fonda la Corte dell'Ultima Speranza, con lo scopo di aiutare gratuitamente con l'aiuto di alcuni suoi colleghi avvocati, persone già incarcerate vittime di errori giudiziari. Nel 1952 uscirà anche un libro su questa Corte, da noi purtroppo non tradotto. Nel 1939 aveva nel frattempo dato avvio a una nuova serie firmandola con lo pseudonimo di A.A.Fair, in cui protagonisti erano la coppia di investigatori privati Donald Lam e Bertha Cool, che fino al 1970 sarà protagonista di 29 romanzi. Il 1939 che vide un'altra volta ancora la coppia di scrittori Chandler e Gardner protagonisti, dato che apparve del primo "Il grande sonno", primo romanzo con Marlowe protagonista. I due scrittori diventeranno amici, e sempre in quell'anno - precisamente il cinque maggio, ricorrenza della morte di Napoleone Bonaparte - anche un'altra bona parte: quella degli autori sopra menzionati prese a scriversi reciprocamente. Chandler nella sua lettera confessa all'amico di avere imparato a scrivere racconti polizieschi su un suo lungo racconto, al quale fece "un riassunto particolareggiatissimo ... e, basandomi su questo, lo riscrissi e poi confrontai con il tuo, dopodiché lo riscrissi ancora e così via". Ma non osò comunque venderlo. In un'altra lettera, datata 20 gennaio 1946, Chandler scriverà a Gardner riguardo il suo Perry Mason: "Ogni pagina si aggancia alla seguente. Per me, questa è una forma di genio... Perry Mason è il detective perfetto perché possiede l'apertura intellettuale del giurista e, insieme, quella certa inquietudine dell'avventuriero che non sa starsene tranquillo". Chandler scriveva, in una lettera diretta a Charles Morton, presidente della sua Casa Editrice londinese: "Mi piacerebbe avere un cervello che inventa facilmente le trame, come Erle Gardner o qualcun altro. Ho delle buone idee per un quattro libri, ma la fatica di fonderle in trame mi sgomenta". Gardner nel 1955, all'età di 66 anni, fu anche in un certo senso il responsabile della nascita dell'87° distretto di Ed McBain, visto che il suo editore disse al giovane Evan Hunter che di anni ne aveva solo 30 di essere la Casa Editrice alla ricerca di un autore più giovane che garantisse una sorta di successione al creatore di Perry Mason e Donald Lam. Nacque così un gruppo di poliziotti di un distretto: l'87°, di una città senza nome i quali ben presto si sarebbero fatti un nome eccome. Erle Stanley Gardner ebbe una vita movimentata che lo portò a vivere in giro per il mondo e - per due anni - in una roulotte facente parte di una mini carovana di tre nelle cui altre due risiedevano alcuni suoi impiegati fra cui la segretaria Agnes Jean Bethell che gli aveva ispirato il personaggio di Della Street, segretaria di Mason, e che sposerà nel 1968. I titoli dei romanzi con protagonista l'avvocato del diavolo iniziano invariabilmente, nell'edizione originale, con: "The case of...". Sono tutti casi in cui Perry Mason sarà protagonista vincente, pur non essendo un caso che il suo autore abbia avuto successo, visto il suo innegabile talento. Dal 1957 al 1966 Perry Mason verrà portato sul teleschermo in una serie di 271 puntate e interpretato dall'attore Raymond Burr, che più tardi: nel 1985, lo riprenderà questa volta in telefilm a colori nonché più lunghi della serie precedente fino al 1993, quando la morte gli impedirà di proseguire. Una curiosità: nella prima serie Gardner talvolta appare come giudice. Perry Mason si muove nelle sue storie coadiuvato dalla fedele e platonicamente innamorata di lui Della Street e dall'investigatore privato Paul Drake, mandato dall'avvocato del diavolo in vari posti e da vari individui per raccogliere indizi e magari mandato al diavolo a sua volta dall'investigatore a causa di certi inconvenienti accadutigli durante quelle indagini. Il suo avversario in tribunale è il procuratore distrettuale Hamilton Burger, invariabilmente sconfitto nel corso dell'arringa finale da Mason che lo trasformerà in "Ham Burger", facendone cioè polpette per i suoi denti. La differenza sostanziale degli avvocati letterari con gli avvocati della vita reale è che questi ultimi spesso non si preoccupano proprio per niente di mettersi a difendere anche autentici criminali. Mentre i primi: primi anche e soprattutto per la loro moralità (vedi, oltre a Mason, pure il puro Matthew Hope, secondo grande personaggio di Ed McBain) sulla carta sono sempre difensori di imputati che credono essere innocenti.     
Antonio Mecca

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