IL ROMANZO DELLE ORE 20

Il RIFUGIO di Albertina Fancetti - Ventiquattresima puntata

Ciro La Rocca tornò al Rifugio in diverse occasioni a risentire le versioni di Amhed e Jasmine riguardo al pedofilo, fino al giorno in cui arrivò trionfante per annunciare l’arresto dell’uomo che aveva tentato di adescare i due bambini. Paolo e Valeria gli si fecero incontro curiosi di conoscere i particolari dell’indagine. Anche Ursula, impegnata nelle lezioni di disegno agli alunni, si avvicinò per ascoltare.
- Scusate l’intrusione, ma ho anch’io una bambina che sto crescendo da sola,pertanto vorrei sapere come devo regolarmi per proteggerla da queste situazioni che non risparmino nessuno - intervenne Ursula con decisione.
- Ma certo Ursula, siediti con noi, adesso l’ispettore ci spiegherà - disse Paolo.
- Come vi ho detto, abbiamo arrestato questo cittadino apparentemente al disopra di ogni sospetto, che invece faceva capo a una vasta rete dove scambiava fotografie e filmati di minori. Sono dei predatori e come tutti i predatori si muovono dove possono trovare le loro prede. Scuole, asili, palestre, piscine, oratori rappresentano una riserva di caccia. Dobbiamo sempre tenere i nostri bambini sotto controllo, accompagnarli ovunque, ma soprattutto ascoltare i loro racconti, osservare con attenzione quei cambiamenti di comportamento che possono risalire a situazioni di disagio. Tutti avevano ascoltato con attenzione le parole dell’ispettore, Ursula appariva turbata, Valeria ne approfittò per chiedere ancora notizie di Romita.
- La buona notizia è che non risulta essere stata contagiata da nessuna infezione, e questo è già molto data la situazione. Le era stata prospettata la possibilità di sottoporsi a un aborto terapeutico data la sua giovane età, ma Romita non ne ha voluto sapere. Mi sembra sia seguita con molta attenzione presso la struttura protetta durante la gravidanza. È stata anche ventilata l’ipotesi di mettere il bambino in stato di adozione, ma a tale prospettiva sembra che la ragazza abbia manifestato una forte agitazione. Dobbiamo aspettare e vedere cosa deciderà quando avrà partorito. Comunque le ho portato i suoi saluti e il suo interessamento signora Valeria e mi pare che le abbia fatto piacere - concluse La Rocca. Poi salutò tutti con calore e si avvicinò a Ursula.
- Devo ancora scusarmi per la gaffe della volta scorsa, mi piacerebbe invitarla a cena con Fragolina per farmi perdonare… - le disse in tono esitante.
- Volentieri ispettore, avrei così tante cose da chiederle… e poi perché non porta anche il suo bambino? - disse Ursula guardandolo con simpatia.
- Io sono separato e mio figlio vive a Caserta con la madre. Posso vederlo solo durante le vacanze e mi manca davvero molto. Per fortuna il mio lavoro mi tiene impegnato e mi lascia poco tempo per i rimpianti - precisò La Rocca.
- Mi dispiace, comunque accetto volentieri il suo invito, quando i nostri rispettivi impegni lo permetteranno - concluse Ursula sorridendo. Si salutarono e avvertirono entrambi quella corrente che era intercorsa fra loro fin dal primo incontro. Ursula tornò ai suoi disegni con la testa nelle nuvole. Gabriele se ne accorse e la guardò ammiccando. Sonia si sforzava di ripetere le frasi in inglese, le sarebbero servite per sostenere i colloqui quando avrebbe cercato lavoro il prossimo settembre, dopo le vacanze che avrebbe comunque trascorso a Milano. Arrivò in fretta la sera e tutti si accinsero a lasciare il Rifugio.
Gabriele arrivò a casa puntuale, da quando non aveva più la bicicletta, accettava volentieri un passaggio da Valeria. Roberta aveva preparato la tavola in cucina, e dei piatti freddi che tutti avrebbero gradito in quell’inizio d’estate particolarmente afoso.
Lorenzo arrivò con Alice, la sua nuova fiamma, con la quale aveva deciso di trascorrere le vacanze. La ragazza era molto minuta, ma aveva un atteggiamento vivace che conquistò tutti.
- Allora Lorenzo dovevi espormi la tua proposta per le vacanze, non vedo l’ora di sentirla - disse Gabriele. Roberta si mostrava più guardinga, ma decise di assecondarlo.
- Abbiamo tutti pochi soldi a disposizione se non sbaglio, quindi Alice ed io abbiamo pensato di servirci della tenda, ne possiedi una anche tu no? – chiese Lorenzo.
Gabriele assentì.  
- Vorrei proporvi di organizzare il campo base a Rimini. Ci sono ottimi campeggi ben organizzati e la riviera romagnola è molto economica - disse Alice.
-Tu che ne pensi? – chiese Gabriele rivolgendosi a Roberta.
- Non è proprio quello che avevo pensato… oltretutto non ho nessuna voglia di sdraiarmi sulla spiaggia ad arrostirmi al sole. Capisco che siete al verde, ma mi aspettavo qualcosa di diverso - rispose Roberta, per niente disposta a nascondere la sua delusione.
- Guarda che non ho nessuna intenzione di proporvi delle giornate di ozio - intervenne Alice.
- Pensavo di trascorrere la mattinata camminando per chilometri su quelle spiagge immense, così ci abbronzeremo mantenendoci in forma. Nel pomeriggio, appena rinfrescherà, visiteremo ogni sera un borgo diverso e vi assicuro che ci riserveranno delle belle sorprese.
- A me sembra una bella idea, la Romagna non è solo spiagge, forse non la conosciamo abbastanza. Mi dispiace solo che non potrò portare con me Axel, in tenda fuggirebbe.
- Se è per questo non avresti potuto portarlo neppure ad Amsterdam - disse Roberta ridendo.
- La Romagna ha molto altro da offrirci. Una serata a San Marino è sempre piacevole. Vi assicuro che arrivare a Gradara nell’ora del tramonto, quando è soffusa da una luce rosata, è uno spettacolo imperdibile. Poi c’è San Leo con la sua Rocca piena di storia e infine vi porterò alla scoperta di un gioiello che conoscono in pochi… ma non voglio aggiungere altro. Allora che ve ne pare? - chiese Alice con entusiasmo.
- Per me andrebbe bene, oltretutto ci siamo conosciuti proprio a Rimini, sarà bello ritornarci dopo tre anni non credi? - disse Gabriele, buttandola sul romantico per convincere Roberta.
- E sia, ora dobbiamo solo decidere il giorno della partenza - rispose.
- Primi di agosto, ma per favore che sia un giorno feriale, altrimenti passeremo le vacanze in coda sull’autostrada - precisò Lorenzo. I quattro amici trascorsero una serata serena,Roberta si fermò a dormire a Milano e Gabriele trovò argomenti convincenti per farsi perdonare la scelta delle vacanze


L'INGLESE CANTANDO

Milano in Giallo

di Albertina Fancetti, Franco Mercoli, Alighiero Nonnis, Mario Pace
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Com'è bella Milano

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L'Osteria degli Orchi

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