UN GIOIELLO PER LA CITTÀ

Milano si riappropria dell'organo della chiesa di San Marco

La chiesa di San Marco è un edificio del 1200 che si trova nell'omonima piazza milanese.

La dedica a San Marco risalirebbe al 1254 come ringraziamento alla città di Venezia che aveva fornito aiuto militare a Milano contro il Barbarossa.

Al suo interno si trovano numerose testimonianze artistiche. Una delle più importanti è senz'altro l'organo maggiore, dichiarato Monumento Nazionale in occasione del precedente restauro del 1973, che è tornato a suonare durante la serata-evento del 16 novembre scorso.

L'intervento che ha portato a questo risultato è stato più consistente del precedente.

Si è infatti provveduto a un lavoro di smontaggio, pulitura e rimontaggio di ogni singolo componente, dalle canne alla cassa in legno.

Per essere certi di fare un lavoro a regola d'arte i restauratori hanno potuto fare affidamento su una documentazione molto ricca e dettagliata, un caso abbastanza raro per uno strumento di questo tipo.

Questi stessi documenti hanno quindi permesso di ricostruire la storia dell'organo maggiore:

- l'atto notarile che si riferisce alla sua costruzione data al 1604;

- se ne parla nuovamente in un documento del 1608, la Ars Organica, dove il suo costruttore Costanzo Antegnati ne fa una descrizione estremamente minuziosa, non solo di ogni singola canna ma anche delle misure e dei materiali impiegati. Il dato curioso evidenziato dagli studiosi è che alcune scelte di costruzione sono state ripetute in altri strumenti fino ai giorni nostri. Ad alimentare il mistero sulle origini, in questo testo Antegnati scrisse di aver ricostruito lo strumento di un suo antenato arrivando persino a descrivere cosa aveva lasciato di uguale e quali migliorìe aveva apportato.

- alla ricerca di questo precedente si è arrivati a una fonte di cui non è possibile valutare l'attendibilità e che parla di un tale Benedetto Antegnati, costruttore di uno strumento che data 1564. Ciò che non torna è che la fattura delle canne non rispecchia lo stile proprio di questa famiglia di costruttori.

- a colmare la lacuna interviene un documento rinvenuto di recente da un Monsignore della vicina chiesa di San Simpliciano che ha ritrovato un atto di costruzione notarile datato 1507 che riporta il nome del costruttore: Leonardo d'Allemania.

Fin qui la genesi dello strumento che fu collocato nella posizione attuale nel 1711.


Il XVIII fu un periodo molto importante per la chiesa di San Marco perché, come riporta una targa, il giovane Mozart ospite della canonica per circa tre mesi lo suonò in un concerto nel 1770.

Le cronache successive raccontano di come l'intero edificio fu ridotto a stalla e dormitorio in epoca napoleonica e della riapertura al culto della chiesa con una serie di concerti d'organo, tornato agli antichi splendori, che si protrassero per ben 3 giorni.

Un ultimo episodio degno di nota segna la storia dell'organo maggiore: il 22 maggio 1874 viene infatti eseguita la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, diretta dal maestro in persona per omaggiare l'amico Alessandro Manzoni scomparso l'anno precedente.


Antonella Di Vincenzo

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