Bovisa-Goccia

Un campus d’eccellenza e 215.000 mq di verde, via libera alla grande funzione urbana. Presentata la Convenzione Quadro tra Comune e Politecnico per lo sviluppo dell’area.

Rigenerare un vuoto urbano carico di storia in ragione del suo passato industriale, prevedendo la nascita di un grande sistema di verde sul 65% dell’area, un polo scientifico tecnologico di eccellenza e spazi vivibili finalmente riconnessi ai quartieri limitrofi. È questo il futuro dell’area Bovisa-Goccia, in base alla Convenzione Quadro tra il Comune e il Politecnico, le cui linee di indirizzo, approvate dalla Giunta, sono state illustrate questa mattina nel corso di una conferenza stampa dal Sindaco di Milano Giuseppe Sala, l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran e il Rettore del Politecnico di Milano Ferruccio Resta.
Come previsto dal Piano di Governo del Territorio che lega lo sviluppo dell’area a una Grande Funzione Urbana di interesse pubblico e consente un indice edificatorio unico di 0,35 mq/mq di sl, l’ambito Bovisa-Goccia sarà rigenerato a partire dall’ampliamento del Campus del Politecnico, anche attraverso il recupero di edifici di pregio quali i due ex gasometri, e dalla realizzazione di un grande sistema di verde. Nasceranno infatti a nord il grande Parco della Goccia di circa 162.500 mq e a sud il Parco dei Gasometri che verrà attrezzato per il tempo libero e lo sport, per un totale di quasi 215.000 mq di verde, circa il 65% dell’intera superficie (325.723 mq).
I due parchi, caratterizzati da elevato valore ecologico, saranno quindi connessi da una rete di spazi verdi e pedonali attraversabili lungo il lotto centrale, attualmente occupato da diversi immobili storici, testimonianza del passato industriale, che verranno recuperati e affiancati a nuovi edifici per l’ampliamento del Campus, ospitando nuovi spazi per la ricerca e l’innovazione.
A tal fine, lo scorso novembre, il Consiglio Comunale ha approvato le cessioni e le permute necessarie a ottenere una riconfigurazione delle aree di proprietà del Comune e del Politecnico maggiormente funzionale al disegno urbanistico previsto. In particolare, circa 13.000 mq di aree di proprietà del Comune di Milano, ovvero quelle relative ai due gasometri e agli altri edifici storici da mantenere, saranno concessi in diritto di superficie al Politecnico di Milano per 60 anni, mentre 25mila mq saranno ceduti all’Ateneo per 30 anni per la realizzazione del Parco dei Gasometri.
L’ampliamento del Campus sarà affiancato da funzioni urbane accessorie o compatibili anche con il tessuto urbano esistente. Saranno quindi consentite, per un massimo di 112mila mq, residenze universitarie, destinazioni terziario-direzionale, produttive, ricettive, e commercio fino alla media struttura di vendita.
"Nuovi parchi, residenze per studenti, ricerca e innovazione: l'accordo con il Politecnico ci permetterà di operare nell'area Bovisa-Goccia una importante riqualificazione - ha spiegato il Sindaco di Milano Giuseppe Sala. - La trasformazione di cui sarà protagonista Bovisa risponderà pienamente a quanto previsto dal Piano di Governo del Territorio e contribuirà a realizzare in modo concreto l'impegno di Milano per una migliore vivibilità dei quartieri, sotto il profilo ambientale, economico e sociale".
“L’accordo con il Politecnico segna una svolta per un’area strategica della città nonché l’applicazione del Piano di Governo del Territorio relativamente alle Grandi Funzioni Urbane – ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran. - Bovisa è il nodo di un asse fondamentale che da Porta Nuova, attraverso lo Scalo Farini, si ricongiunge a nord con l’area MIND e Cascina Merlata. Il grande parco, che avrà un’estensione addirittura superiore a quanto previsto dal PGT, si connetterà quindi con quelli esistenti e futuri, diventando tassello di un grande corridoio verde, mentre la creazione di un polo innovativo per il Politecnico consoliderà la vocazione universitaria dell’area”.

“In linea con le grandi metropoli europee, Milano si dota di un parco scientifico-tecnologico all’altezza degli standard internazionali. Un laboratorio aperto alla città e alle imprese, un ecosistema di collaborazione, inserito in una grande area verde – ha commentato Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano. - I due gasometri saranno degli straordinari contenitori di alcune delle funzioni trainanti per il mondo dell’innovazione, dell’imprenditoria, della formazione, del benessere e della cultura con l’obiettivo di promuovere la crescita di un distretto della conoscenza e dell’innovazione che parte dall’università e che si allarga alla collettività. Una risposta concreta per uno sviluppo sostenibile e inclusivo”.

Rimane esclusa dalla disciplina della Convenzione Quadro l’area di 4mila mq di proprietà del Politecnico di Milano, per la quale l’Ateneo ha avviato la procedura per il conseguimento dell’intesa Stato-Regione finalizzata alla realizzazione dell’edificio sperimentale “DENG”, destinato ad ospitare il Dipartimento di Energia.
Lo sviluppo della Grande Funzione Urbana Bovisa-Goccia si articolerà in lotti di intervento, la cui realizzazione potrà avvenire tramite interventi autonomi, anche temporalmente distinti, consentendo una più rapida attivazione del processo di rigenerazione. Il percorso partirà dalla progettazione e realizzazione delle attività di bonifica delle aree, nonché, laddove possibile, dall’avvio degli interventi di rigenerazione già realizzabili. Il Politecnico potrà ad esempio attivarsi fin da subito per la realizzazione del Parco dei Gasometri nel lotto già bonificato dal Comune e per la rifunzionalizzazione dei due edifici storici, cui è stato riconosciuto l’interesse culturale.

Parallelamente il Comune si attiverà per realizzare le bonifiche sul restante lotto del Parco dei Gasometri. Per quanto riguarda gli interventi all’interno lotto destinato alla realizzazione del Parco della Goccia, l’Amministrazione individuerà le migliori metodologie di intervento finalizzate a rendere fruibili le aree anche in via temporanea e a contenere l’attività di risanamento dei suoli, salvaguardando il più possibile l’ecosistema esistente. Verrà infine pianificato un sistema di infrastrutture per la mobilità pubblica e privata, in coerenza con gli indirizzi comunali volti all’incentivo della mobilità sostenibile e in considerazione della vicinanza con le stazioni di Bovisa e Villapizzone e con il Nodo Bovisa, il cui sviluppo verrà delineato tra poche settimane nell’ambito del bando internazionale Reinventing Cities.

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