Covid. Il bilancio del Comune di Milano sui dispositivi anti-contagio: spesi in due anni 4 milioni di euro, 13 milioni di mascherine distribuite

Decine di migliaia i prodotti donati nel biennio a Palazzo Marino da privati, aziende e città gemellate, dai flaconi di alcol agli occhiali protettivi

Oltre 5 milioni di mascherine ricevute in dono. Otto milioni di mascherine comprate. Più di centomila litri di alcol acquistati. Centoventimila boccette di igienizzante offerte da privati. E circa 4 milioni di euro spesi nel biennio pandemico per approvvigionarsi di dispositivi di protezione. Dopo due anni di emergenza Covid, l’assessore al Bilancio del Comune di Milano Emmanuel Conte traccia il consuntivo, peraltro non ancora chiuso, degli impegni affrontati da Palazzo Marino per l’emergenza sanitaria, in particolare per fornire a dipendenti, servizi e cittadini gli strumenti per difendersi dal contagio. Il totale della spesa, fra marzo 2020 e marzo 2022 ammonta a oltre 3 milioni e 772mila euro, senza contare i primi acquisti del febbraio 2020.

In particolare, circa 2 milioni di euro all’anno sono serviti all’Amministrazione per acquistare 6.325.600 mascherine chirurgiche (711mila euro) e 1.734.500 Ffp2 (565mila euro) per un totale di circa 8 milioni di pezzi, oltre a 4.272.900 guanti monouso (429mila euro) e 103.450 flaconi da mezzo litro di igienizzante (361mila euro), 164.850 camici monouso (334mila euro), 70.764 visiere protettive (243mila euro) e 2.526 pannelli divisori in plexiglass (237mila euro). Oltre 260mila euro sono stati spesi per detergenti con alcol, 12mila euro per 3.320 occhiali protettivi, 3mila euro per 80 saturimetri e 5.845 euro per 402.500 sacchetti per i rifiuti sanitari. E ancora 8mila euro per 81mila soprascarpe, 76mila euro per 1.060 termometri, quasi 230mila euro per oltre 20mila tute, fra quelle monouso e quelle per rischio biologico.

Come ogni bilancio, accanto alle voci di spesa ci sono quelle di entrata. In questo caso sono rappresentate dalle decine di donazioni ricevute dal Comune da privati, aziende, città gemellate, istituzioni, soprattutto nel primo periodo di pandemia, in cui era molto difficile procurarsi in tempi e costi ragionevoli mascherine e disinfettanti. Dal Consolato cinese a Impregilo, da Shanghai a Uniqlo, dalla signora E.P. alla Fratelli Branca, sono stati recapitati a Palazzo Marino scatoloni di dispositivi provenienti dalle più varie parti del mondo.
I registri dell’Assessorato raccontano, sul biennio, di oltre 10mila flaconi di alcol etilico e 120mila confezioni di igienizzante ricevuti in dono, e poi 50mila guanti monouso, 12mila tute, 24mila visiere protettive. Da privati e istituzioni sono arrivate ben 4.896.793 mascherine chirurgiche, 408.480 mascherine Ffp2, 100.535 Ffp3, 1.054 di stoffa, 43.550 mascherine 3M. Ma nell’elenco dei regali ci sono anche sei ventilatori polmonari e cinque purificatori d’aria.
Era l’aprile 2020 quando gli uffici dell’Assessorato mettevano in campo un milione di euro, stanziato in via straordinaria dalla Giunta attingendo al fondo di riserva, per approvvigionarsi di mascherine, esaurite o vendute a prezzi esorbitanti, e di altri dispositivi. In quello stesso periodo, l’Area Patrimonio immobiliare riceveva in regalo da Guangzhou 300mila mascherine e 200 termometri ad infrarossi, 300mila chirurgiche dall’Unione imprenditori Italia-Cina, 125mila dalla gemellata Città di Shanghai, 100mila dalla Città di Shenzhen, 2mila chirurgiche dal Consiglio per lo Sviluppo commerciale di Hong Kong, 5mila dalla Fosun Foundation che insieme con altri partner, nel giro di pochi giorni, faceva arrivare in aereo da Shanghai 40mila mascherine Ffp2 e 5.500 tute protettive. Seguono 20mila Ffp2 da Salini Impregilo, 50mila dalla Città di Tianjin e dalla Regione di Sichuan e altrettante dalla Lantao Design Academy di Beijing, 11.700 chirurgiche dal Chengdu Municipal Foreign Affairs Office.
Dal Consolato cinese di Milano sono giunte 200mila Ffp2, da Oppo 99mila Ffp3 e da Uniqlo sono state consegnate, in varie tranche, 800mila mascherine chirurgiche, 200mila Ffp2 e 400 giubbotti smanicati.
Tra il 24 marzo e il 9 aprile 2020, presso gli uffici della Protezione civile del Comune in via Barzaghi, è arrivata anche una fornitura in omaggio dalle Distillerie Fratelli Branca: ca va sans dire, hanno procurato al Comune 6.930 litri di alcol etilico, in un momento in cui il prodotto era preziosissimo, mentre Essilor Italia ha fornito oltre 500 occhiali protettivi. Imprese che hanno contribuito con le proprie risorse, ma nei registri dell’Area Patrimonio immobiliare è conservata anche l’iniziativa della signora E.P., che il 22 aprile 2020 ha consegnato in via Barzaghi 250 mascherine Ffp2.

“Approfittiamo di questo piccolo consuntivo al termine dello stato di emergenza – ha detto l’assessore Emmanuel Conte – per rinnovare il nostro ringraziamento a quanti ci hanno generosamente aiutato. Il Covid ha rivoluzionato le esistenze e ha imposto nuove urgenze e priorità, anche nell’utilizzo delle risorse del Comune. Questa Amministrazione ha cercato di affrontarle nel migliore dei modi, convinta fin da subito che ne saremmo usciti solo insieme, unendo le forze di tutti. Il peso delle donazioni non fa che confermarcelo e ci ricorda l’importanza di un’alleanza civica, proprio nel momento in cui si pongono davanti a noi nuove emergenze come il sostegno ai profughi ucraini”.
Ava Tanin

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