Dal 9 novembre la tre giorni dell'affido per far conoscere il servizio comunale
- 06 novembre 2023 Dal Comune
Dal 9 all’11 novembre il Comune di Milano organizza una tre giorni
dedicata al tema dell’affido familiare, il servizio messo a disposizione
dall’Amministrazione per far sì che i minori che provengono da famiglie
in difficoltà possano avere il supporto che serve loro per crescere
serenamente.
Il programma prevede eventi di confronto con esperti della materia e i
responsabili del servizio comunale, ma anche incontri di presentazione
aperti ai cittadini e alle cittadine che sono interessati a iniziare
questo percorso.
Si inizia alle ore 9 di giovedì 9 novembre con un convegno dedicato agli
operatori del settore che si terrà al Museo civico di storia naturale
in corso Venezia 55 alla presenza dell’assessore al Welfare e Salute
Lamberto Bertolé. Parteciperanno, inoltre, la direttrice dell’Area
Territorialità dell’Assessorato al Welfare e Salute del Comune Cristiana
Benetti, la responsabile del servizio di affido Silvia Zandrini, il
docente di pedagogia presso l’Università degli Studi di Bergamo Ivo
Lizzola, lo psicoterapeuta Marco Chistolini. Ci sarà poi un confronto a
più voci sull’impegno quotidiano per sostenere i percorsi di affido con
il racconto di alcune esperienze dai territori e, infine, le
testimonianze dei ragazzi e delle ragazze.
Venerdì 10 novembre, alle 17.30, presso l’hub di Comunità Nuova in via
Mengoni 3, ci sarà “l’aperitivo dell’affido”, un incontro per tutti i
cittadini interessati che potranno confrontarsi con gli operatori del
Coordinamento affidi per avere informazioni sul percorso.
Sabato 11 novembre la tre giorni si concluderà con due eventi: alle 10,
nella sala consiliare di Palazzo Marino, l’assessore Bertolé consegnerà
degli attestati di ringraziamento ai cittadini e alle cittadine che
hanno scelto di fare questa esperienza, mentre alle 14.30, presso la
sede del coordinamento affidi in viale Sturzo 49, ci sarà una “merenda
affidataria” per un confronto di esperienze tra le famiglie affidatarie e
chiunque sia interessato a intraprendere il percorso di affido.
Quando una famiglia attraversa una situazione di difficoltà e non è in
grado di occuparsi dell’educazione e delle necessità materiali e
affettive dei propri figli, l’affido ha lo scopo di tutelare i bambini e
le bambine e il loro diritto a mantenere i legami con il loro nucleo
d’origine, offrendo loro, nel contempo, un contesto che li supporti
nella crescita.
Possono diventare “affidatarie” persone singole o coppie, sposate o
conviventi, senza vincoli di età che concludano con successo un percorso
di informazione e approfondimento. Per ogni progetto di affido
familiare i Servizi Sociali Professionali Territoriali sottoscrivono,
con le famiglie affidataria e naturale, un Patto di affido all'interno
del quale viene declinato il progetto di intervento. Nel corso
dell’affido, la famiglia o persona affidataria ha costanti rapporti con
il servizio sociale e il Coordinamento Affidi che, in caso di necessità,
può attivare un supporto educativo e pedagogico. L’Amministrazione
avvia inoltre l’erogazione di una somma di denaro mensile per
contribuire alle spese di mantenimento del minore e attiva la copertura
assicurativa per eventuali infortuni o danni.
La legge prevede che la durata dell’affido familiare sia di massimo due
anni, rinnovabili se ciò risulta rispondente ai bisogni di crescita dei
minori e, comunque, sempre in seguito a una decisione dell’autorità
giudiziaria.
Nel primo semestre del 2023 sono stati attivati 40 nuovi affidi che si
aggiungono ai 237 in prosecuzione dal 2022. In totale, i percorsi attivi
nei primi sei mesi del 2023 sono stati 304. I minori in affido
appartengono a diverse fasce di età e, anche se generalmente il percorso
inizia prima dei dieci anni, vi sono molti preadolescenti che hanno
bisogno di questo tipo di accoglienza.
Il servizio e le iniziative della tre giorni sono gestiti dal Comune di
Milano, in collaborazione con quattro enti del Terzo settore vincitori
di un bando pubblico: le cooperative sociali Il Melograno ed Equa, la
onlus Caf e l’associazione Comunità Nuova.