Educazione

Approvate le linee di indirizzo per la promozione dei patti di comunità

La città di Milano dedica attenzione ai piccoli cittadini e, oltre alle necessarie misure per far fronte all’emergenza sanitaria, immagina una scuola di qualità all’insegna del concetto delle scuole aperte. Seguendo le indicazioni che il Ministero dell’Istruzione ha incluso nel Piano scuola estate, l’Amministrazione ha infatti approvato le linee di indirizzo per la promozione e la diffusione dei Patti Educativi di Comunità in tutte le scuole milanesi. I Patti educativi di comunità sono accordi tra gli enti locali, le istituzioni pubbliche e private operanti sul territorio, le realtà del Terzo settore e le scuole per promuovere e rafforzare la collaborazione tra gli istituti e tutta la comunità, promuovendo appunto modelli concreti di una scuola aperta, coesa e inclusiva.
Per questo, il Comune intende promuovere, con il ruolo di regista e facilitatore, la stipula di tali patti tra i diversi soggetti attivi sul territorio: enti locali, scuole, associazioni e comitati di genitori, Terzo settore, associazioni sportive, culturali e artistiche e altre realtà territoriali, come le parrocchie i negozi di vicinato e altre realtà produttive. La finalità è quella di promuovere attività di confronto e programmazione costante con gli attori coinvolti e di monitoraggio dei risultati raggiunti.
Un metodo che permetterà di sistematizzare le collaborazioni e le attività che già vengono svolte negli istituti, insieme alle realtà del territorio e che, a Milano, costituiscono prassi consolidate pur non essendo state formalizzate in un modello strutturale.  Le linee di indirizzo approvate dalla Giunta saranno infatti condivise con i dirigenti scolastici con cui il confronto è già stato avviato prima dell’estate. Gli istituti milanesi di diverso ordine e grado, sia statali sia paritari, potranno così beneficiare di una relazione privilegiata con il territorio, come occasione di arricchimento dell’offerta formativa che può esprimersi nelle forme e modalità più diverse e che favorisce la partecipazione dei cittadini alla vita del loro quartiere. 
Ogni Patto dovrà essere caratterizzato dalla gratuità degli interventi a favore delle scuole, delle famiglie e degli studenti e potrà prevedere anche l’intervento di volontari. Dovranno essere indicate le azioni che si intende mettere in campo e i soggetti coinvolti, che potranno essere anche scuole appartenenti a diversi istituti comprensivi, attraverso l’individuazione di referenti per un dialogo più fluido e costante con l’Amministrazione comunale.
“Con questo provvedimento – ha dichiarato l’assessora all’Educazione Laura Galimberti – rafforziamo ulteriormente la nostra visione di scuola aperta che dialoga con il territorio, influenza e si fa influenzare dalle realtà circostanti. Un modello che già da tempo le scuole milanesi applicano, ma che con il diffondersi della pandemia si è rafforzato, perché è cresciuta la complessità, il bisogno di spazi e l’esigenza di diversificare le attività anche all’interno delle mura scolastiche. Abbiamo quindi, seguendo le indicazioni del Ministero dell’Istruzione, creato uno strumento, quello dei patti di comunità, per sistematizzare e dare un ordine alle tante collaborazioni che già esistono sul territorio. Il Comune intende in questo modo essere al fianco delle scuole di ogni ordine e grado, proponendosi come coordinatore e facilitatore”.   

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