Largo allo sport nel quartiere San Siro, allo studio un progetto per attivare ragazzi e ragazze nello spazio pubblico

L'iniziativa rientra tra le attività del network europeo Re-gen, cui partecipa Milano. In corso la "Study visit" della capofila Verona

Strumento di inclusione sociale e mezzo attraverso cui affermare la propria identità e far vivere gli spazi del proprio quartiere. È dallo sport che prende le mosse il progetto dedicato ai giovani del quartiere San Siro che l'Assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Milano intende realizzare nell'ambito del network Re-gen, finanziato dal programma europeo "Urbact IV".
L'iniziativa è stata presentata dall'assessora Martina Riva ai rappresentanti di Verona, capofila della rete Re-gen, in questi giorni a Milano per una "Study visit". All'incontro hanno partecipato, tra gli altri, l'assessore alle Politiche giovanili di Verona Jacopo Buffolo, il coordinatore del progetto Re-gen per il Comune di Verona Marco Buemi e la Lead expert Raffaella Lioce.
Obiettivo dei progetti sviluppati dalle città del network è contribuire allo sviluppo urbano sostenibile di alcune zone cittadine e all'inclusione sociale di ragazze e ragazzi dai 10 ai 18 anni che vivono in contesti svantaggiati, attraverso azioni che li coinvolgano direttamente. Milano ha deciso di attivare i giovani che vivono nell'area di piazzale Selinunte puntando sul valore educativo, formativo e aggregativo dello sport.
"Milano si sta affermando sempre più come città dello sport internazionale - afferma l'assessora allo Sport, al Turismo e alle Politiche giovanili Martina Riva. -  Nel corso degli ultimi anni stiamo ospitando manifestazioni sportive di livello mondiale e nel nostro orizzonte abbiamo il grande appuntamento delle Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026. Per questo, non potevamo che partire dallo sport per rendere ragazze e ragazzi che vivono il quartiere attorno a piazzale Selinunte e di San Siro i veri attori del cambiamento sociale di questa zona della città. Grazie al supporto di Verona, delle altre città del network Re-gen e degli esperti che ci affiancheranno, andremo quindi ad attivare e ‘rigenerare' il rapporto tra i giovani, il territorio e i luoghi che frequentano abitualmente nel quartiere diffondendo i valori positivi di cui l'attività sportiva è emblema, con l'obiettivo di contrastare situazioni di devianza e disagio. Per farlo coinvolgeremo enti, associazioni e tutte le realtà che operano con preadolescenti e adolescenti nella realizzazione di diverse attività, che studieremo insieme".

"Il progetto Re-gen finanziato da Urbact IV – ha affermato l'assessore alle Politiche giovanili del Comune di Verona Jacopo Buffolo – sarà un'opportunità per rafforzare il confronto con le amministrazioni partner a partire dal Comune di Milano. È un'opportunità per coinvolgere e rendere protagonisti i giovani tra i 10 e i 18 anni dei quartieri sud della città nel ripensare la relazione con lo spazio urbano e lo sport. Grazie anche alla congiuntura con le prossime Olimpiadi e Paralimpiadi che saranno organizzate in Italia, a Verona e a Milano, nel febbraio 2026. Questo rende ancora più importante la collaborazione e il confronto con il Comune di Milano nello scambio di buone pratiche e condivisione di progetti che valorizzino le attività per i giovani in ambito sportivo sia strutturato che negli spazi da rigenerare nella nostra città".

Il coordinatore del progetto Re-gen Marco Buemi ha dichiarato: "Grazie ad Urbact IV, programma di cooperazione territoriale europea volto a promuovere lo sviluppo urbano sostenibile, il Comune di Verona capofila del progetto Re-gen, il Comune di Milano e ad altre 8 città di 7 paesi europei partner del progetto, mirano a creare una governance partecipativa con giovani dai 10 ai 18 anni direttamente coinvolti nella trasformazione di aree pubbliche  abbandonate in centri di sport urbano, secondo criteri di urbanistica tattica, green e di genere".

Nel corso della "Study visit" è stato visitato il quartiere oggetto del progetto. 
I rappresentanti delle città del network Re-gen – Verona, Milano, Corfù (Grecia), Albacete (Spagna), Vila do Conde (Portogallo), Pola (Croazia), Dobrich (Bulgaria), Daugavpils (Lettonia) e Lezha (Albania) – si incontreranno a fine mese a Verona, per fare il punto sulle attività svolte nell'ambito dei singoli progetti e condividere le loro esperienze.

Marcello Malabotta

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