Milano con C40 per costruzioni e cantieri edili più sostenibili e a basso impatto ambientale

Il Comune aderisce al C40 Clean Construction Accelerator

Milano rafforza l’impegno per essere una città più sostenibile, determinata a ridurre le emissioni climalteranti e favorire l’utilizzo di materiali ecocompatibili. È stato approvato dalla Giunta l’atto di indirizzo politico per l’adesione del Comune alla dichiarazione “C40 Clean Construction Accelerator” per favorire costruzioni e cantieri edili più sostenibili e a basso impatto ambientale, promossa dalla rete internazionale di C40 Cities, di cui il Sindaco Giuseppe Sala è Vicepresidente.  
C40 è la rete di sindaci di oltre 100 città che collaborano per sostenere programmi comuni a favore della transizione ambientale e del contrasto ai cambiamenti climatici a livello mondiale. Il 20 ottobre i sindaci di C40 si troveranno a Buenos Aires per rinnovare il loro impegno per la transizione ecologica delle città. 

“Un provvedimento molto importante che fortifica la nostra volontà di sviluppare e implementare azioni politiche e programmi volti alla decarbonizzazione e alla promozione dell’economia circolare, agendo su un settore tradizionalmente ad alto impatto ambientale come quello dell’edilizia – spiega l’assessora all’Ambiente Elena Grandi –. L’adesione al Clean Construction Accelerator proposto da C40 può e deve essere il punto di riferimento dell’azione amministrativa, da oggi e nei prossimi anni, anche in vista delle grandi trasformazioni urbanistiche e dei progetti di rigenerazione urbana che riguarderanno la nostra città. La gravità della crisi ambientale, sociale, energetica ed economica ci impone di agire subito e con determinazione”. 

Con la sottoscrizione degli obiettivi posti da “C40 Clean Construction Accelerator” l’Amministrazione si impegna a promuovere politiche e azioni che favoriscano la riduzione di almeno il 50% delle emissioni associate al ciclo di vita dei materiali per tutte le nuove costruzioni e i grandi progetti infrastrutturali entro il 2030 e, ove possibile in base alla tecnologia disponibile, per favorire lo sviluppo di aree di cantiere a emissioni zero. 

Nello specifico il Comune si impegnerà a dare priorità alla riconversione e ristrutturazione del patrimonio edilizio e delle infrastrutture già esistenti, prima che vengano presi in considerazione nuovi progetti di costruzione e di relativo consumo di suolo. Nonché a favorire, attraverso un meccanismo di premialità nei propri appalti, la progettazione circolare e l’utilizzo nei cantieri edili di macchinari a emissioni zero oltre all’impiego di materiali a basso contenuto di carbonio o che limitano la produzione di rifiuti in loco.  
Un impegno che riguarderà non solo il Comune di Milano ma anche le sue partecipate ATM, MM e A2A.  
Tramite l’iniziativa infine verrà ulteriormente promosso il dialogo tra istituzioni, imprese, cittadini, parti sociali e altre figure per definire sinergie e piani comuni che consentano il raggiungimento degli obiettivi collettivi per una città carbon neutral entro il 2050.
Secondo gli studi effettuati da C40, il settore delle costruzioni è responsabile di oltre il 23% delle emissioni climalteranti nel mondo. I materiali da costruzione e il settore edilizio sono inoltre responsabili di oltre il 30% del consumo globale di risorse. Dato che oltre il 60% degli edifici che si prevede esisteranno a livello mondiale nel 2050 non sono ancora stati costruiti, è chiaro il potenziale globale di una costruzione a zero emissioni.

Giuseppe Aceto  

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