Milano è Memoria. Scoperta la targa in memoria di Alessandro Rimini

L'architetto di origine ebraica ricordato sulla facciata del cinema Colosseo che progettò e di cui diresse i lavori tra il 1926 ed il 1927. Lì fu arrestato a causa delle sue origini ebraiche

Con una targa posta sulla facciata all'ingresso del Cinema Colosseo, in viale Monte Nero 84, la città ricorda Alessandro Rimini, architetto e progettista di diversi edifici di Milano tra cui numerosi cinema e il primo grattacielo di Milano, la “Torre Snia Viscosa”, in piazza San Babila. 

Alla cerimonia di scopertura della targa commemorativa hanno partecipato l'assessore al Welfare e Salute, Lamberto Bertolé, la figlia, Liliana Rimini, promotrice dell'iniziativa, e i nipoti Fanny Chantal e Riccardo Lagonigro. Insieme a loro sono intervenuti: Liliana Fargion Picciotto (storica della Fondazione CDEC - Centro di documentazione ebraica contemporanea), Giovanna D’Amia (docente di storia dell’architettura al Politecnico di Milano), Fulvio Irace (professore emerito del Politecnico) e Giovanna D’Amia (docente di storia dell’architettura al Politecnico di Milano). Tra gli invitati anche la senatrice a vita, Liliana Segre, e i rappresentanti della società Cogeram, proprietaria del cinema. 

"La cerimonia di oggi - ha detto l'assessore Bertolé - ci permette, ancora una volta, di tornare indietro nel tempo a fatti e persone che hanno segnato la storia di Milano. Gli anni del regime fascista con le leggi razziali, le persecuzioni e le deportazioni degli ebrei milanesi e la lotta di chi si è opposto a ciò che stava accadendo, al prezzo della vita. E poi la straordinaria vicenda dell'architetto Alessandro Rimini, con le sue tre vite, che abbiamo ricordato scoprendo la targa a lui dedicata sulla facciata di questo bellissimo edificio da lui progettato. Un grazie di cuore a sua figlia, la signora Liliana, per la generosità e la tenacia con cui ha voluto lasciare a tutti noi questa memoria in onore di suo padre". 

La scelta del Cinema Colosseo per ricordare Alessandro Rimini, tra i tanti edifici da lui realizzati, è legata alla data di oggi, il 15 marzo. È il giorno in cui nel 1944 venne arrestato, proprio sul cantiere del Cinema Colosseo, mentre sovrintendeva, sfidando i divieti, ai lavori di ripristino dello stabile danneggiato da uno dei numerosi bombardamenti che dalla fine del '42 colpirono la città. All’architetto non bastò essere stato un eroe della Grande Guerra, catturato dopo la disfatta di Caporetto e mandato ai lavori forzati nelle miniere di carbone di Munster Westfalia, da cui scappò, per essere considerato un italiano da onorare. A seguito della promulgazione delle leggi razziali, volute dal regime fascista, e dopo l'arresto a Milano fu imprigionato con altri ebrei nel campo di Fossoli, vicino a Modena e destinato ad Auschwitz. Caricato su un treno diretto in Polonia nella stazione di Verona riuscì a fuggire fingendosi poliziotto in borghese. A piedi raggiunse Mantova dove aveva una tenuta e da lì in bicicletta tornò a Milano. In città visse con la falsa identità di Guido Lara, pittore, fino alla fine della guerra.
Dalla sua creatività la città ha ricevuto tantissimo e il Comune di Milano, su richiesta della figlia Liliana e della società Cogeram, proprietaria dell’edificio e del Cinema Colosseo, ha approvato la collocazione della targa in sua memoria sulla facciata dell’edificio. Su di essa è scritto: ‘Milano ricorda Alessandro Rimini (1898 – 1976), architetto progettista del Cinema Colosseo, inaugurato l’8 aprile 1927’.
Dopo lo scoprimento della targa la cerimonia è proseguita all’interno del Cinema Colosseo con la proiezione di un estratto del docu-film, realizzato tramite il patrocinio dell’Unione Europea, nell’ambito del progetto “Architecture of Remembrance”. Nel documentario il racconto testimonianza della figlia Liliana.
La versione completa del documentario sarà proiettata l’11 maggio presso il Cinema Arlecchino di Milano, ospitati dalla Cineteca di Milano. Il progetto è coordinato dalla Fondazione dell'Ordine degli architetti di Milano con l’obiettivo di informare e sensibilizzare la comunità professionale e il grande pubblico sulle discriminazioni subite dagli architetti ebrei dal regime fascista e fare memoria di come l'antisemitismo abbia portato all'esclusione di numerosi architetti dai loro campi professionali.
La targa posta in ricordo di Alessandro Rimini fa parte del palinsesto di Milano è Memoria, la piattaforma nata nel 2017 per dare rilievo e ricordare persone, fatti ed eventi che testimoniano la storia e l’identità della città di Milano. 

Gino Sacchi

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