Rigenerazione urbana
- 15 ottobre 2021 Dal Comune
Approvato il piano attuativo per la trasformazione dell'ex caserma Mameli
La Giunta comunale ha approvato oggi, nella sua prima seduta, il Piano
attuativo dell'ex caserma Mameli, compiendo un nuovo importante passo nel
percorso che consentirà di aprire alla città uno dei più grandi siti militari
da tempo dismessi e non accessibili, un'area di oltre 100.000 metri quadri che
sarà sottratta al degrado e restituita alla fruizione pubblica.
Dopo che anche il piano di bonifica è stato approvato e potràà quindi entrare
nella fase di realizzazione, il Piano attuativo pone le basi per un progetto
che ben risponde ai nuovi modelli urbani di rigenerazione voluti dal nuovo
Piano di governo del territorio: residenza sociale convenzionata in affitto
(circa 330 alloggi) e in vendita (circa 220 alloggi), attenzione al contesto
urbano, funzioni di interesse pubblico che saranno insediate in tre edifici
tutelati dalla Soprintendenza, molto verde — qui uno dei 20 parchi previsti
entro il 2030, di circa 35.000 m². Proprio sul verde, grazie a un'osservazione
dei residenti che è stata recepita, si è deciso di mantenere ulteriori piante
lungo le vie Suzzani e Gregorovius, con un bilancio di 600 piante rispetto alle
476 attualmente presenti.
Per quanto riguarda invece l'insediamento di funzioni di interesse pubblico, è
stato aperto il 3 agosto scorso un apposito bando con l'obiettivo di
trasformare tre ex casermette in un importante centro per la socialità e la
vita del Municipio 9. Chiuso il 30 settembre, siamo ora nella fase di
valutazione delle proposte presentate da parte della commissione tecnica.
"È il primo piano urbanistico approvato dalla nuova Giunta, un buon
auspicio per ripartire con progetti importanti, che devono dare valore a tutti
i luoghi della città - ha affermato l'assessore alla Rigenerazione urbana, Giancarlo
Tancredi. - Conosco bene questo intervento per averlo seguito come
responsabile dirigente nel mio precedente ruolo, aggiungerà un luogo di qualità
tra i quartieri di Niguarda, Pratocentenaro e Bicocca, dove sono già presenti
consolidate realtà storiche di partecipazione sociale."
La proprietà dell'area fa capo a Cassa depositi e prestiti Immobiliare SGR
che ha presentato la proposta di trasformazione del complesso.