Caregiver familiare, Lombardia riconosce importanza figura con una legge

Assessore Lucchini: Regione si conferma in prima linea su un tema importante

Regione Lombardia si è dotata di una legge, approvata martedì 22 novembre in Consiglio regionale, che riconosce la figura del caregiver familiare, la persona che per scelta volontaria assiste e si prende cura di un parente infermo o disabile. La nuova norma esalta e tutela il suo importante ruolo assistenziale e sociale.

Riconoscimento normativo

Il riconoscimento normativo (e non solo) del ruolo del caregiver familiare rappresenta un importante ‘primo passo’. È l’avvio di un percorso verso la valorizzazione e il sostegno a coloro che si dedicano al proprio familiare e, non per ultimo, l’opportunità di riconoscere il caregiver quale attore attivo della rete dei servizi.

L’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità di Regione Lombardia, Elena Lucchini, ha espresso soddisfazione per l’approvazione all’unanimità della legge.

Legge Lombardia sul caregiver familiare

“Si tratta di una legge – ha sottolineato l’assessore Lucchini – che nasce dal confronto tra tutte le forze politiche e anche tra le associazioni che operano nel sociale. Tutti hanno voluto fortemente il riconoscimento della figura del caregiver familiare. Ovvero la persona che sacrifica la propria vita ad aiutare la persona assistita. Finora il caregiver familiare non ha avuto un riconoscimento normativo di tipo nazionale. E quello compiuto da Regione Lombardia è davvero un importante passo in avanti”.

La legge è traguardo e punto di partenza

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“Il traguardo della legge regionale – ha concluso l’assessore Lucchini – è frutto di un lavoro di squadra. Ringrazio a tal proposito l’attuale ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, che ha seguito di persona il progetto di legge come assessore regionale, il gruppo di lavoro costituito dalla Terza Commissione con relatrice il consigliere Simona Tironi, le associazioni e quanti, in audizione in Commissione, hanno fornito il loro prezioso contributo”.

I ‘capitoli’ della legge lombarda

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La legge specifica princìpi, finalità e definizione del caregiver familiare e le funzioni attribuite alla Regione, alle Ats e Asst nonché ai Comuni. Specifici articoli affrontano il tema degli interventi regionali dedicati al caregiver familiare e alla rete di sostegno al caregiver, costituita dal sistema integrato dei servizi sociali, sociosanitari e sanitari, dal Terzo settore e dalla solidarietà di vicinato.

Nell’articolato, grazie anche a un lavoro che ha coinvolto l’assessore alla Formazione e Lavoro, Melania Rizzoli, si affrontano i temi dei programmi regionali di inserimento e reinserimento lavorativo, dei percorsi formativi per il caregiver familiare e del riconoscimento dell’attestato di competenze di caregiver familiare.

Il ruolo del Terzo settore

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Altri passaggi della legge si occupano specificatamente di iniziative di formazione, informazione e sensibilizzazione nonché dei bandi mirati al Terzo settore.

La dotazione finanziaria è di 900.000 euro per ciascuna delle prossime tre annualità. Assessore e consiglieri regionali concordano, però, sul fatto che la legge sia un punto di partenza, con risorse da implementare sicuramente. E pure condividono la valutazione che la norma già si integri con misure e interventi regionali. Ovvero quelle azioni che pongono al centro la persona con disabilità e/o non autosufficienza.

Regione Lombardia ha, già da tempo, previsto, per il caregiver familiare, contributi per l’assistenza garantita e voucher per il sostegno e il sollievo.
Giulia Cappa

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