Forum ‘Food&Beverage’, Fontana: a Bormio ‘ripartenza’ con prodotti tipici

Assessore Sertori: Valtellina e Lombardia sinonimo di qualità

Alimentazione, salute e sport, queste le parole chiave del Forum Food & Beverage. L’evento, che si svolgerà il 4 e il 5 giugno a Bormio, è stato presentato, martedì 13 aprile, in streaming, a Palazzo Lombardia.

I presenti

Oltre al presidente di Regione LombardiaAttilio Fontana, e all’assessore agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni, Massimo Sertori, hanno partecipato al vernissage Valerio De Molli, managing partner & ceo, The European House – Ambrosetti; Francesco Mutti, amministratore delegato di Mutti; Stefano Marini, amministratore delegato della Sanpellegrino – Gruppo Nestlé e Stefano Berni, direttore generale del Consorzio Tutela Grana Padano.

La filiera del ‘Food&Beverage’

Il ‘Food&Beverage’ rappresenta una filiera che, nonostante il Covid morda, resiste. A confermarlo i numeri, con l’industria agroalimentare ha saputo reggere l’urto violento della pandemia dentro i confini nazionali. Mentre è addirittura cresciuta sul fronte export. Ciò secondo i primi dati contenuti nel Rapporto The European House – Ambrosetti sugli scenari e le sfide per il settore agroalimentare che saranno i temi portanti della quinta edizione del Forum ‘La Roadmap del futuro per il Food&Beverage: quali evoluzioni e quali sfide per i prossimi anni’.

Presidente Fontana: scelta Valtellina un premio a questa terra

forum food beverage

“La scelta di Bormio e della Valtellina – ha sottolineato il presidente Attilio Fontana – è un premio alla realtà di questa terra, al suo patrimonio nella filiera del Food&Beverage. La provincia di Sondrio ha anche la bellissima prospettiva delle Olimpiadi invernali del 2026”. 
“L’auspicio – ha continuato – è che il Forum di giugno sia l’inizio della ripartenza, economica e sociale. Non dimentichiamoci, infatti, che la Lombardia è la prima regione per produzione agricola in Italia ed è vocata a essere la locomotiva del Paese”.

Riconoscimento al territorio

Importante la scelta, come sede del Forum patrocinato da Regione Lombardia e The European House – Ambrosetti, di una località della Valtellina, un territorio modello di sviluppo per l’agroalimentare.

A fianco dei nostri produttori

“Come Regione – ha sottolineato Fontana – siamo a fianco dei nostri produttori dell’agroalimentare e del Food&Beverage. Siamo in campo per la tutela dei nostri prodotti locali, a favore della loro qualità, tipicità e specificità. Perché il cosiddetto ‘Italian sounding’ causa, ogni anno, un danno di 60 miliardi. Ed è ora di dire basta a questa truffa, che passa, a esempio, per termini come ‘Parmesan’ che fanno passare per Parmigiano o Grana Padano quello che non lo è affatto. Ci aspettiamo dal Governo forme di tutela per i nostri prodotti e produttori. A garanzia della qualità e dei consumatori. A vantaggio dei cittadini-consumatori, infatti, stiamo già applicando, nella filiera della carne, la tecnologia blockchain per offrire il massimo di garanzia non solo sulla qualità, ma su ogni fase della lavorazione del prodotto messo in commercio”.

Valtellina polo agroalimentare

Scelta non a caso per ospitare la 5ª edizione del Forum, la Valtellina rappresenta una fetta di territorio nazionale particolarmente preziosa sotto il profilo agroalimentare. È infatti la quinta provincia per produzione di vino, è la patria del 90% delle mele della Lombardia, dell’80% della produzione nazionale di bresaola e il 20% delle sue imprese sono del settore agrifood.

Assessore Sertori: Valtellina ha acque pure e qualità di produzioni

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“La Valtellina ha nei ghiacciai la cassaforte delle nostre acque – ha sottolineato l’assessore Massimo Sertori – e vive con la purezza del suo oro blu e la qualità delle sue produzioni. Penso ai terrazzamenti a secco che consentono di avere ottimi vini. Anche le mele sono di qualità. La provincia di Sondrio, infatti, può vantare la Bresaola della Valtellina IGP, il Casera DOP, il Bitto DOP, i Pizzoccheri IGP, vini DOCG e mele IGP. Questo grazie all’unione virtuosa di ambiente e territorio che la rendono una meta ambita anche per il turismo e per l’indotto economico generato”.

Bormio riferimento del turismo e dell’agroalimentare

“Bormio – ha continuato l’assessore – è ora famosa per il turismo, ma dal 2026 sarà nota anche per le Olimpiadi e ulteriormente per lo sport. Perché ricordo che proprio Bormio e Santa Caterina Valfurva ospitano già gare di Coppa del Mondo di sci alpino”.
“Le Olimpiadi rappresentano un volàno importante – ha rimarcato – che potrà moltiplicare per 2 o 3 volte la cifra dei 3,6 milioni di presenze turistiche annuali della Valtellina”.

La forza di Bormio

“Bisogna sottolineare infatti – ha detto Sertori – che Bormio è un territorio che fa del proprio paesaggio un elemento di forza che si sposa anche con i suoi prodotti di qualità. Proprio Bormio sarà il palcoscenico delle Olimpiadi 2026, un evento che si scrive Milano-Cortina, ma si legge Valtellina”.

Turismo, viabilità e infrastrutture ferroviarie

Turismo significa anche interventi sulla viabilità e sulle infrastrutture ferroviarie.
“Sono diverse le opere che contiamo di completare entro le Olimpiadi del 2026 – ha spiegato l’assessore Sertori – e interessano sia la Statale 36, sia altri importanti nodi viabilistici. Non bisogna poi dimenticare gli investimenti per migliorare la rete e la flotta che da Colico raggiunge la Valtellina. Complessivamente si tratta di investimenti per oltre 1 miliardo di euro, tra Stato e Regione Lombardia, per il miglioramento della mobilità su gomma e su ferro, nelle direttrici tra Milano Malpensa e Orio al Serio e Lecco-Alta Valtellina, strategici per raggiungere le località valtellinesi non solo durante le Olimpiadi 2026”.

Fontana: via le norme bizantine, sì alla semplificazione

“Noi – ha detto il presidente Fontana – abbiamo fatto quello di nostra competenza. Ora stiamo parlando con il ministro perché norme bizantine rallentano opere e investimenti, sia per la fruibilità della Valtellina sia per la manifestazione olimpica e da realizzare in vari territori lombardi, rallentate, a esempio, dal Codice degli appalti. Bisogna entrare, lo sostengo con forza, nella stagione vera della semplificazione”.
Al centro del Forum ci saranno alimentazione, salute e sport. A partire da un’industria agroalimentare che si è infatti confermata, anche in tempo di crisi pandemica, un pilastro dell’economia nazionale. Generando un valore aggiunto pari a 64,1 miliardi di euro, di cui 31,2 miliardi dal settore Food&Beverage e 32,9 miliardi provenienti dal comparto agricolo.

Settore resiliente

Il settore Food&Beverage si è infatti dimostrato il più resiliente alla crisi Covid-19 nella manifattura italiana, raggiungendo un valore record di 46,1 miliardi di euro.

Il Forum

Ad animare il Forum saranno una serie di tavole rotonde alle quali parteciperanno importanti vertici dell’industria alimentare, ma anche politici, medici e sportivi. Già confermata la presenza di campioni del ciclismo come Ivan Basso e Alberto Contador e di miti dello sci come Deborah Compagnoni.

Salute e benessere

Al Forum Food & Beverage di Bormio si parlerà di salute e benessere e, infatti, The European House – Ambrosetti, con Regione Lombardia in prima linea, inviterà i partecipanti al Forum a dare il buon esempio partecipando, domenica 6 giugno, in chiusura dell’evento, a una gara ciclistica non competitiva nei luoghi suggestivi intorno a Bormio ‘sfidando’ campioni del calibro di Basso e Contador. Nonché confrontandosi con altri assi dello sport come Deborah Compagnoni.

gus

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