Bovisa-Gasometri: un percorso di ascolto per la trasformazione dell’area

Nelle strategie di lungo periodo per la trasformazione di Milano, l’ex area industriale per lo stoccaggio del gas in città compresa tra i quartieri di Bovisa, Villapizzone e Certosa, rappresenta una tra le occasioni urbanistiche più interessanti e suggestive.

Dal 1994, anno in cui gli stabilimenti chiudono definitivamente, l’area rimane inaccessibile, e l’inquinamento presente rallenta e blocca il processo di bonifica e riqualificazione dell’area. In qualche misura lo stesso destino tocca alle aree ex produttive adiacenti a via Bovisasca.
Nel frattempo una trasformazione funzionale e sociale dell’area ma anche del quartiere è stata avviata con la progressiva presenza del Politecnico di Milano (Dipartimenti di Energia, Meccanica e Ingegneria aerospaziale, Scuola del Design) e dell’Istituto di ricerca farmaceutica Mario Negri nelle aree più a sud di quello che il Piano urbanistico di Milano denomina ‘Ambito di Trasformazione Urbana (ATU)’. Un processo di riconversione dal modello produttivo industriale a quello dedicato alla ricerca e alla sperimentazione che dovrebbe continuare anche nel futuro con la creazione di un vero e proprio polo tecnologico.
Per seguire un nuovo approccio al governo del territorio che tenga conto delle esigenze espresse dai cittadini e dagli attori che animano la vita della città (in zona 9 già avviato sul progetto di recupero del cavalcavia Bussa e sullo scalo Farini) l’Amministrazione comunale e il Consiglio di zona hanno affidato al Dipartimento di Architettura e Studi Urbani (DAStU) del Politecnico di Milano l’attività di ascolto e partecipazione attiva della cittadinanza anche su questa parte di città.
Tale percorso ha lo scopo di rendere più trasparente il processo decisionale avviato per la trasformazione dell’ATU e approfondire il dialogo tra l'Amministrazione comunale, i cittadini e gli attori locali. La partecipazione è un contenitore entro cui poter scambiare in modo ordinato saperi, conoscenze e attese provenienti da diversi punti di vista, per provare ad arrivare alla definizione delle linee guida condivise che costituiranno la base delle successive fasi di progettazione dell'area.
La partecipazione dei cittadini ha quindi una duplice finalità:
individuare le aspettative e i bisogni relativamente alla trasformazione dell'intero ATU, anche per indirizzare le nuove funzioni legate ai laboratori di ricerca universitari nonché le aree per servizi e attrezzature pubbliche;
definire i caratteri specifici con cui dovrà essere realizzato il parco pubblico nella parte di area prossima ai gasometri (ovvero quella denominata Lotto 1, pari a circa 80.000 mq, e per metà della quale sono già stati stanziati dal Governo nazionale 5 milioni di euro per le bonifiche).
L’attività del DAStU è stata avviata con la prima assemblea pubblica svoltasi il 29 settembre 2014 presso il Consiglio di zona 9 alla quale, oltre ai rappresentanti istituzionali e ai referenti del Politecnico di Milano, hanno partecipato con numerosi interventi anche cittadini e gruppi associativi.
Successivamente il DAStU ha intrapreso un percorso di ascolto nei quartieri limitrofi all’area di Bovisa-Gasometri attraverso interviste agli attori locali attivi sul territorio (all’incirca una ventina) e interessati al futuro di questo grande vuoto urbano.
Tale percorso proseguirà per tutta la prima metà del 2015 (maggiori informazioni sono disponibili sul sito web www.ascolto.gasometri-bovisa.polimi.it o scrivendo a gasometri-bovisa@polimi.it) integrando altre attività, come ad esempio nuovi incontri pubblici in cui verranno presentati gli esiti della prima fase di ricognizione operata attraverso interviste (mercoledì 18 marzo 2015, ore 21:00); assemblee collettive dedicate alla caratterizzazione dell’area e delle sue problematicità; momenti di incontro con la cittadinanza; visite programmate (con accesso limitato), e accompagnate da esperti agronomi e botanici all’area Bovisa-Gasometri, nonché l’organizzazione dei tavoli di progettazione partecipata per l’area destinata a parco pubblico.

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