A UNA MOSTRA DI RODIN
- 20 settembre 2019 Poesia della notte
Da: "Laboratorio di poesia"
a cura di Maurizio Cucchi
Cesarina Vegni
A UNA MOSTRA DI RODIN
Escono dalle viscere aperte della pietra figure di
levigata carne luminosa con scatto di muscoli
schiene erette mani levate al cielo, senza speranza
cade l’eterna giovinezza di Icaro sulla lastra della
Terra, fra buchi e pieghe del sasso è il naso spez
zato in mezzo alla deforme dignità del vecchio
viso, socchiude le palpebre nel diafano profilo
una femminilità di pietra, dorso chino sopra un
sussurro candido la carezza posata sulle linee on
dulate nel marmo di un’avvolgente capigliatura di
donna.
Si muove la scena di pietra davanti alla mia immo
bile essenza.