CIABATTE
- 13 settembre 2019 Poesia della notte
Da: "Laboratorio di poesia"
a cura di Maurizio Cucchi
Tiziana Sala
CIABATTE
Per una ragione prevedibile il bambino si diverte
con la sua bicicletta nuova. Per una ragione in
comprensibile fa sempre lo stesso percorso, anche
se il cortile è ampio. Non vede lo spazio intorno:
è una strada che lo attende.
Lo osservo disturbata dal balcone. Siede rigido
sulla sella con le braccia troppo distese, le mani
sul manubrio, la schiena leggermente obliqua;
braccia, busto e gambe formano un triangolo
scaleno. Sembra sorridere e la leggera brezza non
solletica la sua postura. Questa mattina a scuola
abbiamo studiato i triangoli, mi sono annoiata: a
me piaceva solo disegnare.
Procede con la sua pedalata angolare. Mi sento
strana dall’alto del balcone, ipnotizzata da quel
percorso ripetuto per l’intero pomeriggio, da quel
corpo geometrico di bambino; no, non sorride.
Piccola maga involontaria, mi agito: sarà un cor
tile senza lavoro: a fatica camminerà per casa con
logore ciabatte irregolari.