GIUSEPPE UNGARETTI - VEGLIA

dalla raccolta "L'Allegria" (1914-1919)

Nel 1914, all'inizio della Prima Guerra Mondiale, Ungaretti si dichiarò interventista e nel 1915 si arruolò nell'esercito in fanteria nella Brigata Brescia. Partecipò ad alcune battaglie sul Carso e trovò anche il tempo per scrivere alcune sue poesie sulle tragedie viste e vissute nelle quali esplodono la sua vena poetica, il suo spirito e il suo personalissimo stile. Di queste, ne sceglieremo alcune in queste terribili giornate nelle quali stiamo lottando contro l'attuale pericoloso e introvabile nemico coronavirus.

Veglia

Un'intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca
digrignata
volta al plenilunio
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
ho scritto
lettere piene d'amore

Non sono mai stato
tanto
attaccato alla vita