(IL NULLA DI TE)

Da: "Laboratorio di poesia"
a cura di Maurizio Cucchi
Mauro Bonini

(IL NULLA DI TE)

...“così

di notte, una sera

de niro e pratolini

casinò?

no, era Il quartiere

"luciana camminava sul prato"...

fermai...

dovevano ancora arrivare i bee gees

parlai

proprio come uno che

non ci sa

e infatti anche Tu

non sapendoci fare

mi preferisti per quello

(pensandoci su)

effusioni

attaccati a un portone

per mano

cosa è più banale

che ricordarti così

eppure ricordo il sapore

era buono

lo misurai quanto era

con il nulla di Te

allorquando arrivò

che anche la morte

Ti aveva ghermito

facendoti essere

ogni tanto, lo vedo,

uno di quelli

che tu mi dicesti

averti stuprata

Mariarosa

ricordo in Tuo nome

il Tuo nome

scherzo di cantilena

spot fuori moda

ma il tuo sapore

era buono

così...”

(“subisco la vocazione della assenza che non cerco”)

Qui

guardo come

tengo a bada l'assenza

che mi ritiene ai margini

dell'esistenza

schiocco carezze di parole

... ..... .........

e mi tendo...

nulla...

non mi torna nulla

dal margine che avanza.

Non ti vedo

parlami!