ABBIAMO FATTO UNA MANOVRA UTILE E IMPORTANTE

Intervento in Senato di Franco Mirabelli durante la discussione della Legge di Bilancio


Questa sembrava una manovra da far tremare i polsi e forse qualcuno prima di noi si era spaventato e ha deciso di andarsene. 
Avevamo da evitare le clausole di salvaguardia, che non erano le stesse degli anni precedenti ma molto più alte.
Avevamo da pagare costi aggiuntivi dati una crescita che era prevista nel precedente Bilancio dello Stato all’1,5% e, invece, non è stata più dello 0,2%.
Avevamo da pagare il costo di un anno di spread a oltre 300 punti, che ha fatto costare tanto il nostro debito pubblico.
Sembrava difficile farlo. Sembrava difficile fare queste cose senza aumentare le tasse, senza tagliare la Sanità, la ricerca e i servizi, senza diminuire i trasferimenti ai Comuni. Invece, ce l’abbiamo fatta.
Questa non è una manovra di tasse e non è neanche una manovra di manette.
Vedrete che gli italiani, finito questo rumore, se ne accorgeranno da soli.
Abbiamo fatto questa manovra che non solo risponde a tali esigenze ma anche che avvia una stagione di riforme, che ha una cifra chiara, che guarda ai più deboli e nello stesso tempo alla crescita.
Non c’erano certamente le risorse che avremmo voluto nella situazione descritta ma si avvia un percorso fatto dal taglio delle tasse sul lavoro per lasciare più soldi in tasca ai lavoratori, più investimenti sulla Sanità e la cancellazione del superticket, più soldi per le famiglie, per i nidi, per i disabili.
Per dirla come Siri, ci siamo occupati di una aberrazione che vive il nostro Paese che si chiama 108 miliardi di evasione fiscale, che abbiamo bisogno di contrastare.
Passiamo dai 9 condoni alla tracciabilità del denaro. Passiamo dai messaggi per cui chi non paga le tasse è giustificato dal fatto che le tasse esistono e che chi evade va compreso all’obbligo di pagare le tasse. Serve dire che se in questo Paese tutti pagassero le tasse, tutti pagherebbero meno e staremmo tutti meglio.
Dire che bisogna pagare le tasse, invece, per alcuni è orribile. Dire che devono pagare le tasse non solo i lavoratori dipendenti ma anche gli altri e che deve essere punito chi evade, per alcuni è inaccettabile.
Le manette sono per chi evade più di 100mila euro, frodando il fisco consapevolmente con fatture false o truccando i registri contabili.
Davvero pensiamo che queste siano manette o giustizialismo? Per me si chiama in un altro modo: giustizia. Si chiama semplicemente giustizia.
È un insulto agli italiani onesti continuare a sostenere che va tutelato chi non paga le tasse. Tra le tante cose che ci sono in questa manovra, voglio sottolinearne due.
Innanzitutto, questa manovra va menzionata per gli interventi sulla questione abitativa. Ho sentito molto parlare della questione della cedolare secca: con questa manovra, in realtà, si conferma la cedolare secca al 10% per i canoni concordati, che consente a tanti cittadini di avere una casa a canoni sostenibili, e la si rende permanente, senza bisogno di doverla prorogare ogni anno. Da oggi i proprietari che vogliono affittare sanno che la cedolare secca al 10% la pagheranno per sempre allo stesso modo.
Con gli emendamenti, inoltre, abbiamo istituito di nuovo il Fondo Sostegno Affitti per aiutare chi non ce la fa: 50 milioni di euro ogni anno per tre anni.
Abbiamo confermato tutti i bonus per rendere le nostre case più sicure, più efficienti dal punto di vista energetico e più risparmiose. Inoltre, abbiamo stanziato un miliardo di euro per il Piano Casa, che erano molti anni che non si faceva, per iniziare a realizzare alloggi per chi ha più bisogno e a costi accessibili, riqualificando il territorio, facendo rigenerazione urbana e non consumando altro suolo.
Una seconda questione che qualifica questa Legge di Bilancio è quella dell’attenzione all’ambiente, alla green economy, all’economia circolare, agli interventi per far fronte al dissesto idrogeologico, per ridurre le emissioni, per incentivare le fonti di energia rinnovabile. Vengono, infatti, stanziati 30 miliardi di euro per i prossimi anni per alimentare uno sviluppo sostenibile, fondato sulla qualità, che produce innovazione, occupazione e un ambiente migliore.
Se usiamo la leva fiscale per ridurre i consumi dannosi per l’ambiente e per dare più salute, penso che facciamo bene. Certamente, va fatto senza penalizzare l’occupazione e la produzione e, quindi, è giusto ciò che si è fatto, dando più tempo per favorire una transizione che tuteli produzione e lavoro.
Non possiamo pensare tutto l’anno che la plastica è il peggiore dei nemici dell’ambiente, del mare e della natura e poi stracciarci le vesti se si cerca di ridurla. Questa, quindi, è una manovra utile, importante e non scontata.
È una Legge di Bilancio sicuramente diversa da quella che avrebbe fatto la Lega.
Per noi, se si evade il fisco non è colpa delle tasse ma di chi non le paga.
Per noi, se si pensa all’ambiente ci si occupa del futuro e delle future generazioni e non di consumare il più possibile. Per noi, le regole e la trasparenza vanno rispettate, non barattate perché conviene. Per noi, fare la lotta alla criminalità significa dare condizioni migliori di lavoro alle forze dell’ordine: il riordino delle carriere, le assunzioni vere in più per le forze dell’ordine.
Quello che abbiamo fatto: fatti non felpe.   

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