LE LINEE DELLA MANOVRA ECONOMICA
- 12 ottobre 2019 Politica
E gli obiettivi del nuovo governo
Ottobre è il mese in cui il Governo imposta la manovra economica per
gli anni successivi presentando il Documento di Economia e Finanza.
Non è un documento contabile ma lo strumento con cui si indicano gli
obiettivi delle politiche economiche che la maggioranza di Governo
intende realizzare.
Quest'anno leggere quel documento è particolarmente importante
perché lì si possono trovare gli elementi di discontinuità con il
Governo precedente e le ragioni, almeno per il PD, della scelta di
costituire un nuovo Governo dopo che Salvini ha fatto cadere il
precedente.
La prima ragione sta nella necessità di evitare l'aumento dell'IVA
che ricadrebbe su tutti i cittadini e penalizzerebbe in particolare i
più deboli.
Servono 23 miliardi per congelare le cosiddette clausole di
salvaguardia che Salvini aveva portato, appunto, da 11 a 23 miliardi.
Non solo: ridare credibilità ai conti pubblici significa poter
ridurre gli interessi sul debito pubblico. Abbiamo un debito pubblico
enorme e per pagarlo chiediamo di prestarci soldi ai cittadini e agli
investitori, se c'è fiducia nel futuro del Paese possiamo pagare
interessi più bassi, altrimenti crescono.
Lo spread non è altro che l'indicatore della fiducia e il fatto che
da un mese e mezzo si sia più che dimezzato, già oggi ci ha consentito
di risparmiare 4 miliardi di euro che potranno essere utilizzati per
sostenere i servizi essenziali e non dover tagliare risorse su Sanità o
Scuola.
In secondo luogo, vogliamo sostenere i redditi delle persone che
lavorano e che sono più in difficoltà. Per questo si inizieranno ad
abbassare le tasse sul lavoro, consentendo ai dipendenti che guadagnano
fino a 26mila euro all’anno di poter beneficiare per il prossimo anno di
500 euro in più in busta paga, arrivando, negli anni successivi, fino a
1.500 euro.
In una fase in cui le risorse sono limitate, scegliamo di aiutare
chi ha più bisogno: il contrario della flat tax che avrebbe favorito
soprattutto i redditi più alti.
In terzo luogo, serve rispondere all'emergenza climatica e
ambientale, mettendo in campo interventi significativi per ridurre le
emissioni, ridurre il consumo di suolo, promuovere l'economia circolare e
l'uso di energie alternative.
Prevediamo di investire 50 miliardi nei prossimi anni per favorire
l'innovazione e l'uso di tecnologie verdi, per cambiare il nostro modo
di produrre e di consumare.
Così si possono creare centinaia di migliaia di posti di lavoro e
diminuire i costi delle bollette ma, soprattutto, questo è l'unico modo
per rispondere positivamente e concretamente alla domanda di futuro che
milioni di giovani hanno portato nelle piazze di tutto il mondo,
manifestando per salvare il Pianeta, che rischia davvero di essere
compromesso se non si fa subito qualcosa.
Infine, per avere più risorse da investire, vogliamo combattere
l'enorme scandalo dell'evasione fiscale che in Italia ammonta a oltre
100 miliardi.
Se tutti pagassero le tasse si potrebbe davvero vivere meglio tutti,
avere più soldi per aiutare i più deboli, investire sulla crescita e
ridurre le tasse per tutti.
La tracciabilità del denaro e quindi dei pagamenti attraverso la
massima diffusione dei pagamenti elettronici è un sistema efficace, già
sperimentato in molte realtà, per combattere l'evasione. Per questo
verrà incentivato l'utilizzo delle carte per i pagamenti, diminuendo i
costi e premiando chi le usa.
Dopo un Governo che è riuscito a fare 9 condoni in un anno e mezzo,
chiamandoli con nomi di fantasia come "pace fiscale" ma che condoni
restano, la discontinuità è evidente.
Il nostro obbiettivo è l'opposto di quello di chi strizza l'occhio a
chi non vuole rispettare le regole. Serve combattere l'evasione per
poter pagare tutti meno tasse.
Ecco. Lotta all'evasione, evitare l'aumento di IVA, diminuire le
tasse per i lavoratori dipendenti, investire sull'economia verde, non
tagliare risorse su Sanità e Scuola, sono le linee della manovra
economica e gli obiettivi del nuovo Governo.
Franco Mirabelli