3 DICEMBRE 1979, LA SCOMPARSA DI ALIGHIERO NOSCHESE
- 05 dicembre 2019 Spettacolo
La bravura del primo maestro dell'imitazione in TV
Il
3 dicembre di 40 anni fa nella clinica romana Villa Stuart in cui era
in cura per depressione, Alighiero Noschese si toglieva la vita. Aveva
47 anni e veniva da un periodo difficile segnato dal divorzio dalla
moglie e dalla fine del sodalizio artistico con la Rai.
Ai
giorni nostri le sue imitazioni, dai più considerate dei capolavori per
la fedeltà al timbro della voce e la cura nel riprodurre gesti e
identificare tic caratteristici, rivivono nella trasmissione estiva di
Rai 1 Techetecheté costruita con brani televisivi di ieri e di oggi.
Noschese
è stato il primo personaggio della televisione di stato ad avere il
permesso di imitare i politici. Era il 1969 e la trasmissione che lo
consacrava come imitatore era Doppia Coppia.
Si dice che più di un
personaggio si sia rivolto a lui per essere imitato e guadagnare così in
visibilità. Sempre restando nel mondo degli aneddoti, avrebbe fatto
scuola una sua imitazione di Andreotti in versione cantante. Sarebbe
stato così bravo da ingannare la madre di Andreotti che, vedendolo in TV
in quella veste inusuale, lo avrebbe chiamato per rimproverarlo di una
simile esibizione.
Tra gli altri personaggi imitati nelle
trasmissioni successive di Canzonissima 1971 e Formula 3 del 1973
figurano anche Mike Bongiorno, l'allora presidente della Repubblica
Giovanni Leone, già conosciuto durante gli anni universitari, Amintore
Fanfani e l'annunciatrice Mariolina Cannuli. L'abilità di Noschese era
di certo legata al suo talento ma bisogna riconoscere che nella
costruzione dei personaggi un ruolo importante era legato ai testi a
cura dello sceneggiatore e paroliere Dino Verde e al trucco di Ida
Montanari.
Noschese era nato a Napoli, nel quartiere del Vomero, nel
1932. Aveva fatto studi classici prima di approdare alla facoltà di
giurisprudenza, periodo al quale risalgono le prime esperienze di
imitazione. Si racconta, infatti, di due esami sostenuti simulando le
voci di Totò e Amedeo Nazzari. A questo periodo risale l'incontro con
Giovanni Leone che fu suo docente di diritto.
Dopo aver tentato la
fortuna come giornalista di cronache, approda alla Rai diretta da
Vittorio Veltroni come praticante nel giornale radio. Tra gli anni '50 e
'60 alterna le imitazioni con esperienze di attore, il che gli permette
di lavorare con Dino Verde e la coppia Garinei e Giovannini. Dal 1969
la consacrazione televisiva e il sodalizio con la Rai che lo vede
impegnato fino al 1974 quando i rapporti con l'azienda si interrompono
bruscamente.
Noschese farà il suo ritorno televisivo nel 1978 nella
trasmissione Ma che sera per la quale avrebbe preparato anche delle
imitazioni di Aldo Moro. Visti i tragici eventi di quell'anno queste
imitazioni non andarono mai in onda.
Da questo momento in poi, un lento declino fino all'epilogo di quel 3 dicembre 1979.
Antonella Di Vincenzo