SPORT AL FEMMINILE
- 07 novembre 2018 Voci di Donne
Idee e progetti futuri con Sanga sempre in prima fila
Sport femminile a Milano, tema da sempre molto caro al Mondo Sanga presente al convegno organizzato dal CONI Milano presso la sede di via Piranesi. A fare gli onori di casa Claudia Giordani, sciatrice olimpionica ed ora responsabile provinciale del CONI: “Oggi vogliamo aprire uno spazio per dialogare, trovare idee, criticità, proporre progetti per creare nuovi spazi e agevolare lo sport al femminile”.
Esperienze di grande valore, come la plurimedagliata tuffatrice Elena Bertocchi e il capitano del Milan femminile Raffaella Manieri, e voglia di condivisione di progetti, opportunità e priorità dello sport in rosa. Tematiche affrontate, in modo analitico e diretto, nell’apprezzato intervento del coach Orange Franz Pinotti: “Ci sono tante battaglie da fare, la prima tra tutte quella di combattere stereotipi e mentalità sbagliate. A volte il primo “nemico”, paradossalmente, lo abbiamo nelle mamme che vietano o sconsigliano alle ragazze di affrontare sport di contatto. Poi - ha proseguito Pinotti - c’è un problema di responsabilità, di affidare davvero alle donne il controllo e la gestione della cosiddetta stanza dei bottoni. Le cifre in questo senso continuano a essere impietose e imporrebbero una svolta radicale. Infine - ha concluso l’allenatore del Sanga – ci sono tutti i temi in cui devono essere Federazione, Comune e altri enti a dare una mano allo sport al femminile. Nella cura e nell’assegnazione degli impianti, dando le giuste priorità, nel proporre riduzioni di costi su palestre, tasse federali, contributi al femminile, oltre a diffondere valore e cultura che avversi il sempre presente sessismo. Ci vorrebbero eventi al femminile, magari un weekend dedicato a tutti gli sport femminili di Milano”.
Gli fa eco Anna De Censi, rappresentante dell’assessorato allo Sport del Comune di Milano, che rappresenta il quadro degli obbiettivi futuri:
“Diffondere la qualità e la disponibilità degli impianti e delle strutture deve rappresentare un obbiettivo prioritario di ogni amministrazione. Creare un movimento culturale, che abbatta barriere che nascono in genere dalla testa delle persone. Spazi, risorse e idee che generino tante giornate di sport al femminile che siano distribuite in maniera equa, e stabile, su tutto il nostro territorio”.
Esperienze di grande valore, come la plurimedagliata tuffatrice Elena Bertocchi e il capitano del Milan femminile Raffaella Manieri, e voglia di condivisione di progetti, opportunità e priorità dello sport in rosa. Tematiche affrontate, in modo analitico e diretto, nell’apprezzato intervento del coach Orange Franz Pinotti: “Ci sono tante battaglie da fare, la prima tra tutte quella di combattere stereotipi e mentalità sbagliate. A volte il primo “nemico”, paradossalmente, lo abbiamo nelle mamme che vietano o sconsigliano alle ragazze di affrontare sport di contatto. Poi - ha proseguito Pinotti - c’è un problema di responsabilità, di affidare davvero alle donne il controllo e la gestione della cosiddetta stanza dei bottoni. Le cifre in questo senso continuano a essere impietose e imporrebbero una svolta radicale. Infine - ha concluso l’allenatore del Sanga – ci sono tutti i temi in cui devono essere Federazione, Comune e altri enti a dare una mano allo sport al femminile. Nella cura e nell’assegnazione degli impianti, dando le giuste priorità, nel proporre riduzioni di costi su palestre, tasse federali, contributi al femminile, oltre a diffondere valore e cultura che avversi il sempre presente sessismo. Ci vorrebbero eventi al femminile, magari un weekend dedicato a tutti gli sport femminili di Milano”.
Gli fa eco Anna De Censi, rappresentante dell’assessorato allo Sport del Comune di Milano, che rappresenta il quadro degli obbiettivi futuri:
“Diffondere la qualità e la disponibilità degli impianti e delle strutture deve rappresentare un obbiettivo prioritario di ogni amministrazione. Creare un movimento culturale, che abbatta barriere che nascono in genere dalla testa delle persone. Spazi, risorse e idee che generino tante giornate di sport al femminile che siano distribuite in maniera equa, e stabile, su tutto il nostro territorio”.