MARCIAPIEDE CHE VAI BUCA CHE TROVI

Ma è mai possibile che a Milano ci siano sui marciapiedi e sulle strade così tante buche? No proprio no, non è possibile, chiunque direbbe che uno scempio del genere non è accettabile. Milano non lo merita come non lo meritano i milanesi. E per milanesi si intendono tutti coloro che attualmente - a prescindere dal luogo dal quale provengono e dalla lingua o dal dialetto che parlano - vivono a Milano. Del resto per le buche le persone sono tutte uguali: quando si inciampa, si inciampa punto e basta. La cosa più importante, come direbbe persino il peggior assicuratore del mondo, è limitare i danni.
Il problema è, però, e qui le differenze esistono, è l'età: se lo sfortunato malcapitato è un anziano vi sono maggiori probabilità che inciampando, se non addirittura cadendo, si faccia male rispetto a una persona più giovane. È risaputo che più si è giovani e più il fisico risponde meglio: i bambini quando, nella foga dei loro giochi, cadono, magari "sbucciandosi" le ginocchia, sono capaci di rialzarsi come se nulla fosse e ricominciare a giocare. Chiunque inciampi, comunque, imprecazioni a parte, con chi se la prende?
La buca magari, fosse solo per il bon ton, porgerebbe le proprie scuse, ma almeno per adesso, nonostante le apprezzatissime "nuove tecnologie", non può parlare.
Ma poi... non è colpa sua: da che mondo e mondo se una pianta non è venuta su bene la responsabilità è solo di chi l'ha coltivata o, quanto meno, di chi aveva il compito di controllare che la crescita proseguisse per il meglio.
Una cosa è certa: la sistemazione delle strade e dei marciapiedi richiede milioni di euro. Ogni mese vengono sistemate migliaia di buche. Nel solo 2018 gli interventi per sistemarle sono stati oltre 40mila. Dati gli alti costi, pertanto, sarebbe opportuno fare i lavori più adatti a far durare più a lungo possibile le migliori condizioni della viabilità. Bisogna, per esempio, evitare di eseguire rattoppi dell'asfalto poco precisi perché quei rattoppi diventeranno quanto prima delle buche. Oppure è indispensabile, tenere conto che una strada molto frequentata necessita di un asfalto differente rispetto a una strada che lo è meno. Da non trascurare, poi, il fattore acqua: l'acqua piovana passa fra le fessure dell'asfalto rendendolo meno resistente. Nonostante i materiali utilizzati siano migliori rispetto a quelli del passato il problema delle buche permane. Proprio per questo servono cambiamenti eclatanti: qualcuno sostiene che facendo di pietra sia il manto stradale sia i marciapiedi non ci sarebbero buche. Questa scelta, magari, inizialmente costerebbe di più ma non essendo necessario fare così tanti interventi si risparmierebbero centinaia di migliaia di euro.
Il problema delle buche non deve e non può essere un problema risolto meglio da un'Amministrazione Comunale piuttosto che da un'altra: le buche non appartengono a nessuna forza politica, sono solo buche. Al di la di ogni polemica è evidente che, per ridurre tale fenomeno, è necessaria una maggiore attenzione e soprattutto una maggiore flessibilità da parte degli organi responsabili. Servono nuovi protocolli che tengano conto degli errori commessi e che sappiano far muovere gli addetti ai lavori, a seconda del caso, nel miglior modo possibile.

Flavio Fera

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