SALE A CINQUE IL NUMERO DEI BAMBINI DECEDUTI

Vittime del bombardamento all'ospedale di Kitaf

È salito a cinque il numero di bambini uccisi nella mattina del 26 marzo durante il bombardamento aereo che ha colpito un ospedale sostenuto da Save the Children a Kitaf, in Yemen. La vittima più giovane aveva solo 8 anni, a cui si aggiungono un bambino di 10 anni, due di 12 e uno di 14. Il bilancio totale dell’attacco è quindi di 8 vittime. 
I bambini, insieme ai tre adulti, hanno perso la vita quando un missile ha colpito una stazione di benzina vicino all'ingresso dell'ospedale di Kitaf, a circa 60 km dalla città di Saada, nel nord-ovest del paese, alle 9.30. I pazienti e il personale sopravvissuti al bombardamento sono fuggiti nelle aree circostanti e l'ospedale è stato costretto a chiudere- ha spiegato Save the Children, l'Organizzazione internazionale che da 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro
Dalle prime ricognizioni dell’Organizzazione emerge che le medicine e le attrezzature mediche sono state danneggiate o distrutte nell'attacco e la farmacia completamente devastata. Anche il generatore dell'ospedale e un'ambulanza hanno subito gravi danni. Potrebbero essere necessarie settimane o mesi prima che la struttura ritorni a funzionare regolarmente.
Lo staff di Save the Children sul campo conferma che le condizioni di sicurezza nell’area sono in continuo deterioramento, con attacchi aerei che continuano a verificarsi nelle aree circostanti. Un infermiere, ferito durante l’attacco, era al pronto soccorso per curare due bambini molto piccoli affetti da dolori al petto quando è avvenuto il bombardamento. 
"Tutti urlavano e fuggivano dall'ospedale. La struttura è stata completamente danneggiata all'interno. Il nostro collega ha perso due bambini, che sono morti in seguito alle gravissime ustioni. Io mi sono ferito alla testa e sanguinavo. Sono scappato dall'ospedale con il mio collega verso un posto sicuro, ma non abbiamo trovato nulla che potesse aiutarmi a fermare l'emorragia. Sono stati i momenti più difficili della mia vita" - ha raccontato l’uomo.
Una delle vittime era una guardia di sicurezza di turno all'ospedale. Durante il suo funerale oggi è stato lanciato l’allarme di un altro possibile attacco aereo e i parenti sono stati costretti a fuggire e a mettersi al riparo. Alcune famiglie di Kitaf sono state costrette a fuggire dalle loro case nel tentativo di raggiungere un luogo sicuro. L'ospedale rappresenta la principale struttura sanitaria della zona, che garantisce fondamentali aiuti salva-vita a circa 5.000 persone.
Grazie al supporto di Save the Children, l’ospedale fornisce cure indispensabili a bambini affetti da gravissime forme di malnutrizione e che rischiano di perdere la vita, in un paese dove, a causa del conflitto, il sistema sanitario è al collasso e si stima che 85.000 bambini siano già morti per la fame estrema e le malattie. L’Organizzazione, inoltre, garantisce supporto nell’ambito della salute materno-infantile e dei servizi sanitari di base. L’ospedale dispone anche di un centro per la cura della diarrea, particolarmente rilevante se si considera che in Yemen ogni giorno 1.000 bambini vengono colpiti dal colera.


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