VIRUS, COS'È L'EFFETTO PARADOSSO

I virologi invitano a non abbassare la guardia

La gente ha voglia di tornare a vivere.
Dopo due mesi di confinamento preventivo, è normale. Il pericolo, da adesso in poi, è ciò che i virologi chiamano "effetto paradosso". Ne ha parlato Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano.

Il paradosso consiste nel dare per scontata la presenza del virus abbassando, di conseguenza, la guardia. E quindi precauzioni usate sì e no, distanziamento sociale che progressivamente si riduce, ripresa di abitudini, dal bar alla spiaggia come se niente fosse.

Peccato che ogni dettaglio sarà lì a ricordarci che quanto abbiamo vissuto non era uno scherzo o un'illusione.

Era vero.

Abbassare la guardia, che in una percentuale ridotta della popolazione si è tradotta nei Navigli affollati e nella gente in spiaggia a Mondello in Sicilia, è l'atteggiamento più pericoloso che possiamo tenere.

E, secondo il parere di chi scrive, tende a sommarsi con l'idea che si torni alla normalità come la conoscevamo prima dell'epidemia.
Non è così. Non è più, così.
Non dopo i camion militari con le bare dei deceduti.

Non con le persone morte in solitudine.

Non quando vedi su internet o senti nei telegiornali, le testimonianze dei guariti che hanno vissuto la terapia intensiva.
Non può esserlo più, perché banalmente, il virus non è sparito. Diventerà, usando un termine mutuato ai virologi, endemico. Significa costantemente presente.
Se c'è il virus e ci siamo anche noi significa che questa è la nuova normalità e come tutte le cose nuove siamo chiamati a imparare.


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