Perché tanto interesse per le Generali?

di Folco Portinari*

Corriere della Sera, Repubblica, il Sole 24 Ore, il Giorno, la Stampa... Da settimane e mesi le cronache economiche dei principali giornali generalisti italiani ogni giorno trattano minuziosamente un argomento ben preciso: le Assicurazioni Generali di Trieste. Prima compagnia assicurativa italiana e terza europea, una delle poche presenti in tutti i Paesi del mondo. Ma perché tutto questo interesse, focalizzato sul totonomine, cioè su chi sarà il prossimo Presidente delle Generali, che verrà nominato dall'Assemblea di bilancio a fine aprile nel palazzone bianco della triestina Piazza dell'Unita'? Sembra un argomento per addetti ai lavori, appunto. Ma non lo è. Le Generali raccolgono (dati di bilancio 2017) 69 miliardi di premi (polizze assicurative sia vita sia danni); hanno riserve tecniche (cioè somme accantonate per il pagamento dei danni agli assicurati) pari a 388 miliardi, quasi il 25% del Pil italiano, e detengono il 3% del debito pubblico tricolore. Primo azionista delle Generali è Mediobanca, la più importante banca d'affari italiana, con sede nella nostra città, alle spalle del Teatro alla Scala. Seguono un costruttore romano, Franco Caltagirone (proprietario del Messaggero) e il patron di Luxottica, Leonardo Del vecchio, che come ex Martinitt ha un legame storico con Milano. Come finirà? Lo vedremo tra poche settimane.

Nella foto: Folco Portinari, famoso banchiere fiorentino del Banco dei Medici

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