Viaggio della memoria - 1

di Uccio Greco
Le poesie dei nostri lettori
Saranno raccolte in un volume che uscirà alla fine di ottobre.

Fanciullezza si desta alla mia fantasia e il suo ricordo è un fruscio di vento che porta con sé in processione un caleidoscopio di immagini tenere ed evanescenti come fantasmi.

Senza gara con i ragazzi d'oggi
che hanno il mondo specchiato in una mano,
il tempo andato io guardo carico di ricordi
e vedo là nella piazzetta della torre, 
deferenza
ai caduti in arme e al richiamo delle ore,
un mulinare di agili ali in volo
e vecchi che all'angolo dello spiazzo
al sole caldo strizzano l'occhio indifferenti.

E più di tutto odo il garrire pazzo di dieci
cento rondini, ruscello interminabile
in danza sui tetti o all'assalto di pigolanti nidi.

Giunge poi all'orecchio non più sordo
il gracchiare rauco di torvi uccelli
che, volteggiando in cielo al sommo
delle campane della vicina chiesa,
bucano di nero il rosso drappeggiato del tramonto.

Io non torno al mio paese, lì vivono uomini diversi,
non più vestiti logori e scarpe con le toppe.

Le nuvole son rabbuiate ormai e annegate
son nell'acqua le garrule rincorse: eppure quella                                                                conca,

dove prima autunni e primavere passavano                                                             negletti,

io vorrei lambire come naufrago che in mare aperto

sostegno trova ancor per galleggiare.